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Serie A, cambia ancora la regola sul fallo di mano: arbitri nei centri sportivi

Pallone Serie A

Nuova stagione, nuova norma: Gianluca Rocchi manda gli arbitri nei centri sportivi per cercare di spiegarla alle squadre

redazionecittaceleste

Polemiche a non finire, poca chiarezza e rigori a grappolo. Questo il risultato negli ultimi anni portato dal cambio delle regole destinate a decidere quando un tocco di mano sia fallo e quando, invece, no. Sicuramente non una situazione piacevole per nessuno, dagli arbitri ai tifosi. Passando poi ovviamente per i giocatori costretti a preoccuparsi in area di rigore più della posizione del proprio corpo che di quella degli avversari. Proprio per questo, le regole sono cambiate ancora una volta. Così come è cambiato il designatore degli arbitri di A e B, con Gianluca Rocchi che ha sostituito Nicola Rizzoli.

 Gianluca Rocchi

I cambiamenti

Il potere è tornato nelle mani degli arbitri”: questo si legge oggi sul Corriere dello Sport. Che vuol dire? Che la volontà evidente, esplicitata anche da una circolare, è quella di far tornare il giudizio dell’arbitro al centro della scelta. Addio ai criteri geometrici di due stagioni fa, così come addio a quelli dinamici presi in considerazione nell’ultima stagione. Sarà tutto a discrezione dell’arbitro e della sensazione che arriverà dal campo. Non sarà, per esempio, più punibile un mani accidentale di un compagno appena prima che venga segnata una rete o un’occasione da goal. Potere agli arbitri, quindi, e alla discrezionalità, sebbene sicuramente non mancheranno zone d’ombra e fonti di polemiche.

Visite a domicilio

Proprio nel tentativo di spiegare da subito quelli che saranno i cambiamenti, è già arrivata una decisione di Gianluca Rocchi. Quella di mandare gli arbitri direttamente nei centri sportivi delle venti squadre di A - e ovviamente anche in quelli delle squadre di B - per spiegare i cambiamenti. Ad accompagnare, ventotto videoclip e undici slides, nella speranza che almeno un’idea di spiegazione alla fine possa arrivare anche ai diretti interessati. Intanto, il VAR sarà centralizzato, con un’unica sala prevista a Lissone, in Lombardia, e gli arbitri si incontreranno ogni lunedì in videoconferenza per un confronto reciproco.