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Serie A, è caos per la riapertura degli stadi: altro che 50%, ecco quanti possono entrare

Stadio Olimpico

Le misure approvate del governo impediscono di fatto a tutte le squadre di aprire le strutture con metà della capienza

redazionecittaceleste

La questione riapertura stadi è tutt’altro che vicina a una soluzione. Le misure adottare dal governo prevedono che le strutture all’aperto possano accogliere il 50% della capienza massima, a mediare le proposte di Vezzali e Speranza. Ma la Lega Serie A è ben lontana dallo stato di gratificazione che si ottiene dopo aver raggiunto un proprio obiettivo. Sono infatti tanti i problemi che si nascondono dietro l’apertura al 50%, come - per alcuni di essi - vi abbiamo raccontato già negli ultimi giorni.

 Stadio Olimpico

Problemi noti e nuove questioni

L’apertura delle strutture con metà della capienza comporterà, secondo una stima, una perdita complessiva di 10 milionisolo nelle due giornate di agosto. Cifre che ovviamente raddoppieranno a settembre, quando ci saranno più partite. Per questo, la Lega Serie A continua a spingere per un utilizzo più concreto del green pass, che potrebbe permettere di allargare la capienza consentita. Ma, intanto, spunta un nuovo problema. La scelta di consentire alle strutture all’aperto di far entrare un pubblico pari alla metà della capienza massima non ha cancellato ovviamente tutte le altre norme. Tra queste, quindi, è rimasta quella di dover mantenere una distanza minima tra ogni individuo di almeno un metro in ogni direzione. Ma come si può far convivere questa norma con il contesto di uno stadio al 50%?

Scoppia la polemica

La risposta è semplice: negli stadi italiani non si può fare. E questo non per ragioni di comportamento delle tifosi, ma per questioni meramente strutturali. Gli spazi tra un seggiolino e l’altro, infatti, sono minimi in quasi ogni stadio d’Italia. Per far rispettare la distanza di un metro, quindi, bisognerebbe far accomodare un tifoso ogni tre sedute. Con conseguente crollo della capienza possibile intorno al 30%. Solo una squadra in tutta Italia rimarrebbe esclusa da questo problema. Quale? I bianconeri di Allegri, che grazie alla struttura del loro stadio potrebbero garantire la presenza al 50% rispettando ogni norma. Da qui la fortissima polemica dei vari presidenti delle squadre di A, che chiedono una nuova norma per oltrepassare questo problema. Una soluzione, quindi, è tutt’altro che vicina: la certezza, però, è che i presidenti di A sono sul piede di guerra.