Repubblica dedica un approfondimento sull'emendamento proposto da Claudio Lotito. Il patron biancoceleste, seppur non come firmatario, è uno dei sostenitori dell'emendamento Salva-Calcio. Una battaglia per la rateizzazione fiscale delle società calcistiche italiane, il cosiddetto 'spalmadebiti'. Il quotidiano nazionale svela che il Governo Meloni ha bocciato la proposta del presidente della Lazio e Senatore di Forza Italia. "Scusi ma sto andando a Messa... Lasci perdere nun me va. E vabbé ho le spalle larghe io" ha risposto il patron biancoceleste. Il provvedimento di cui Lotito è ispiratore ha ricevuto molteplici critiche dall'attuale governo, con Giorgia Meloni che, durante la riunione di maggioranza a Palazzo Chigi, lo scorso mercoledì, ha riferito ai suoi di non votare la proposta.
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Serie A, il Governo Meloni boccia lo ‘spalmadebiti’ di Lotito
Il Governo Meloni boccia la proposta di Lotito per la rateizzazione fiscale delle società di calcio. Il patron ribatte: "Ho le spalle larghe"
E così hanno ritirato l'appoggio sia il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, sia il ministro dello Sport, Andrea Abodi. Il 'lodo Lotito' avrebbe permesso alle società di calcio di spalmare in 5 anni gli obblighi nei confronti del Fisco tra i 500 e 600 milioni di Irpef, Iva e Inps: 60 rate, con le prime tre da versare entro il 22 dicembre. Una rateizzazione senza interessi, rispetto al 10% richiesto ai normali cittadini. Inoltre rappresenterebbe un condono ed un conflitto d'interessi, in quanto Lotito figura nella doppia veste di proponente e beneficiario.
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