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ESCLUSIVA Lazio, il Siviglia vuole riprendersi con 30 milioni Luis Alberto

ESCLUSIVA Lazio, il Siviglia vuole riprendersi con 30 milioni Luis Alberto

L'assalto arriverà in estate. Lotito è più che disponibile alla cessione ma non vuole svendere il suo calciatore

redazionecittaceleste

Il suo futuro resta in bilico, molto dipenderà anche dalla permanenza d'Inzaghi alla Lazio. Luis Alberto non è artefice del suo destino, dopo il rinnovo firmato a luglio scorso. E' Lotito a decidere se potrà restare a Formello o meno. La diatriba scoppiata sugli stipendi con tanto di battuta infelice sull'aereo è rientrata grazie al lavoro diplomatico di Peruzzi e del tecnico, ma il presidente non ha mandato giù l'ennesima uscita dello spagnolo. Ha solo lasciato la questione in standby sino a giugno. Luis Alberto vorrebbe tornare a casa e non ne ha mai fatto mistero. Secondo le nostre esclusive indiscrezioni, il Siviglia sarebbe pronto a ribussare alla porta della Lazio con 30 milioni in mano. Sono pochi ancora, giustamente secondo Lotito, che però non considera affatto incedibile Luis Alberto. Addirittura era arriva un'offerta dalla Premier pure a gennaio, ma anche allora il prezzo era troppo basso. Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi al riguardo.

Luis Alberto

Intanto non era mai successo, da quando è alla Lazio, che Luis Alberto non finisse sul tabellino con almeno un assist decisivo. Perfino al suo primo anno, la stagione 2016-17, quello dell’ambientamento, il più brutto di tutti con sole nove partite giocate, appena quattro da titolare, alla fine Luis ha terminato con due assist. In questa stagione ancora niente. Un evento e un fatto clamoroso, per uno dei centrocampisti che l’anno scorso è stato uno dei più bravi d’Europa per gli assist realizzati, anche perché il passaggio decisivo è la sua specialità, considerato che negli anni precedenti, tolto il primo, è sempre riuscito ad andare in doppia cifra. Lui, il Mago (che venerdì mattina è rientrato da Siviglia dove ha passato cinque giorni con la famiglia), dice di non badarci tanto, se non altro perché compensa con i gol, fino ad ora otto (dopo Immobile c’è lui) ma la verità è che si sta soffrendo da matti. Per come si muove, come ragiona in campo e come giocatore, il “tocco” o il guizzo finale per far segnare il compagno è quasi più importante della rete. “Segnare è bello, ma devo ammettere che spesso mi esalto più per un passaggio che per un gol”, il leitmotiv di Luis Alberto.