Mercato Lazio, Sarri sogna altre entrate ma occhio anche alle uscite

Un attaccante, un centrocampista, tre difensori e un portiere. Il tutto per cinquanta milioni di euro, divisi in 38 in parte fissa e 12 di bonus. Dopo dodici giorni dall’apertura ufficiale del mercato e a praticamente un mese dal via del campionato è questo il bilancio in casa Lazio. Tutto concluso, squadra completa e solo in attesa di iniziare la nuova stagione? Non esattamente. Nonostante una campagna acquisti iniziata col botto, c’è ancora lavoro da fare per la società biancoceleste. Andiamo allora a fare il punto della situazione.

Non si potrà prescindere ovviamente da un secondo portiere. Dopo Maximiano dovrà arrivare un altro estremo difensore, Sarri vorrebbe Provedel ma quest’ultimo non è convinto di fare il secondo. La Lazio intanto ha bloccato Falcone per 2,5 milioni, richiesto dallo Spezia. Se si raggiungerà un accordo si chiuderà lo scambio, altrimenti non è da escludere che Falcone possa esser preso per fare il secondo portiere. Il resto si vedrà dopo: Sarri vorrebbe un altro centrocampista, continua a insistere per Ilic che però costa 20 milioni. C’è poi sempre il sogno Mertens: nonostante Cancellieri stia facendo benissimo sotto le Tre Cime di Lavaredo, Sarri continua a tenere accesa una piccola speranza per il belga. E ovviamente servirebbe un terzino sinistro. Piace il giovane Valeri, tifoso biancoceleste che ha mosso i primi passi con l’aquila sul petto. Sarri sogna Emerson Palmieri, Parisi perde quota per la richiesta di Corsi.

Soprattutto, però, in questa seconda fase di mercato ci sarà da fare i conti con le possibili uscite. Luis Alberto non sembra interessato alla Fiorentina, partirebbe soltanto per il Siviglia, che però deve soddisfare le richieste di Claudio Lotito. E poi c’è Milinkovic. Il presidente Lotito non fa sconti, il Sergente non ha fretta e Sarri spera nella conferma. Mendes potrebbe aiutare, se dovesse uscire il serbo, il mister spingerebbe per Zielinski. In ogni caso, il mercato della Lazio, tra entrate e uscite, non si conclude qui.