Mercato Lazio, la situazione in uscita: rebus Correa

Questo pomeriggio i calciatori della Lazio si ritroveranno in quel di Formello per dare vita alla terza parte del ritiro precampionato. Dopo Auronzo di Cadore e Marienfeld, i biancocelesti torneranno nel proprio quartier generale. Il tempo stringe e l'inizio della Serie A è alle porte. La Lazio spera di farsi trovare pronta: in campo e soprattutto nel mercato. Anche se a sua disposizione ha ancora pochi giorni. Il sarrismo può arrivare con qualche giornata di ritardo, ci sta, ma il compito di Igli Tare è fornire il mister di una rosa adeguata nel rispetto dei tempi. Il campionato inizierà il prossimo fine settimana, più precisamente sabato 21 agosto, e la campagna acquisti chiuderà i battenti il 31. A questo punto della stagione, però, il mercato dei capitolini sembrerebbe essersi arenato. Colpa, in buona parte, dei calciatori in esubero che la dirigenza non riesce a piazzare.

In attesa di tesseramento

Oltre a Joaquin Correa, che resta il vero nodo da sciogliere, in rosa ci sono diversi calciatori che sarebbe opportuno cedere per fare cassa. I soldi che deriverebbero dal mercato in uscita permetterebbero alla Lazio non solo di tornare a fare compere, ma anche di tesserare i calciatori che si sono già aggregati al resto del gruppo: Elseid Hysaj, Felipe Anderson ma anche Stefan Radu. Il romeno ha da poco firmato un nuovo contratto che non può essere depositato in Lega. Il motivo? Il solito indice di liquidità. La situazione legata al Tucu continua ad essere delicata. Simone Inzaghi, che non avrebbe disdegnato ritrovarlo sulla sponda nerazzurra di Milano, sembrerebbe aver virato verso un altro attaccante dopo l'addio di Romelu Lukaku, passato al Chelsea per 115 milioni di euro. Ai meneghini, infatti, piacerebbe strappare Edin Dzeko dalle mani della Roma.

In uscita

Se l'argentino non riuscirà a muoversi, la Lazio dovrà cedere qualcuno delle seconde e terze linee. I nomi caldi sono sempre gli stessi: Mohamed Fares, Jony, Patric, Vavro ma anche uno tra Vedat Muriqi e Felipe Caicedo.