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Italia, Mancini: “Delusione grande. Futuro? Non so”. Gravina: “Vado avanti”

redazionecittaceleste

Il nostro continua e deve essere anche la cura per guarire queste forti lacerazioni. Insieme abbiamo condiviso gioie straordinarie e sempre insieme dobbiamo superare questo dolore. Io raccolgo maggiori energie, non ho timore nel metterci la faccia. Il mio progetto va avanti. Le critiche fanno parte del rovescio della medaglia. Capisco che nelle prossime giornate si cercherà di destabilizzarci, ma non ci sono spiragli nel mondo federale. Io devo proteggere questa Nazionale. Non si può disperdere l’entusiasmo estivo: critiche sì, ma senza scalfire quanto fatto. La città di Palermo è stata straordinaria, ci torneremo presto.

La Nazionale abbandonata? Manca la capacità da parte dei primi fornitori del materiale umano. Nelle Primavere giocano il 30% degli italiani. È pressoché impossibile fare selezione per ct: si prova a valorizzare i giovani che hanno poco impiego nelle società. Avevamo chiesto il rinvio dell’ultima giornata di campionato, ma mentre i ragazzi arrivano sempre con entusiasmo da parte dei club c’è sempre grande resistenza. La Nazionale è vista come fastidio.

I club tutelano il loro patrimonio e i loro interessi, noi non possiamo imporre regole. Ci deve essere confronto e dialogo, ma deve far riflettere una progettualità monca. Ci sono pochissimi giocatori selezionabili. C’è qualcosa da rivedere e abbiamo noi la responsabilità di aprire un confronto più incisivo con i club. Ma non è la serata per farlo: da questo bisogna partire per costruire il bene del nostro paese, senza alibi. Stasera abbiamo perso immeritatamente, mi dispiace per i ragazzi che negli ultimi giorni ho visto non bene: di più”.