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Capello e Condò in disaccordo sul prossimo allenatore della Lazio

Paolo Condò

Il giornalista e l’ex allenatore hanno parlato anche del futuro della panchina biancoceleste, coinvolgendo anche Di Canio

redazionecittaceleste

Continua a generare non poco dibattito il toto allenatore in casa Lazio. L’ultimo in ordine di tempo è quello andato in scena ieri sera negli studi di Sky. Dopo la finale di Champions, infatti, non è mancata l’occasione per concentrarsi anche sul futuro della panchina biancoceleste. Protagonisti sono stati Fabio Capello e Paolo Condò, ma tra l’ex allenatore e il giornalista si è registrata una differenza di visione.

Fabio Capello

Il punto di vista di Capello

Tanti i nomi interessanti secondo l’ex allenatore, che però ne identifica uno su tutti come il candidato ideale: “Forse non hanno ancora le idee chiare, girano i nomi di sei allenatori. Lotito ha cercato di far passare il tempo, forse credeva che la squadra non avesse fiducia in Inzaghi, altrimenti la firma sarebbe arrivata tempo fa. Ora si fanno i nomi di tanti allenatori, tutti interessanti. Un allenatore che potrebbe tornare, anche lasciando una società e una squadra a cui ha dato e da cui ha ricevuto molto, è Mihajlovic. Penso che essendo un ex giocatore della Lazio sarebbe una scelta importante anche per il presidente”.

Botta e risposta Condò-Di Canio

Il giornalista, invece, non nomina nemmeno l’attuale allenatore del Bologna: “Diverte all'interno del casting della Lazio la presenza di Villas-Boas. Sembra sondato per andare allo scontro con Mourinho, i due non sono in buoni rapporti. Ma c’è Sarri, campione d'Italia lo scorso anno e vincitore con il Chelsea dell'Europa League, che mi aspetto rientri nel giro. Allegri e Spalletti sono rientrati, mi aspetto che il prossimo sia Sarri. Non per forza dovrà farlo in Italia, magari anche all’estero”. 

Subito allora interviene Paolo Di Canio: “Sarebbe bello vedere anche Sarri in Italia. Se lo merita, è un grande allenatore e con lui avremmo una competizione ancora più bella”. Condò risponde, senza dubbi: “Se lo farà in Italia, allora sarà alla Lazio”.