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Lazio amarcord: Giorgio Chinaglia e quell’indice puntato sotto la Sud

Chinaglia abbraccio

La Lazio di Chinaglia vince anche il derby di ritorno, mantenendo il vantaggio in classifica sulla Juventus

redazionecittaceleste

Domenica 31 marzo 1974 è una di quelle giornate scolpita nella pietra. La Lazio si presenta al derby di ritorno con tre punti di vantaggio sulla Juventus, quattro sul Napoli e cinque sull’Inter. Si gioca la 23ª giornata di campionato. Dall’altra parte del Tevere, sanno che questa è l’ultima occasione per cercare di frenare la Lazio di Maestrelli verso la corsa al titolo, sfumato dieci mesi prima per un soffio. Questa volta non basta scansarsi per far perdere lo scudetto alla formazione biancoceleste lasciando la strada libera per la Juventus di Vycpálek, ma serve una prestazione degna, all’altezza della situazione.

La Roma gioca in casa, il clima è elettrico, anche perché i giocatori laziali sanno quanto è successo l’anno prima nell’ultima di campionato. Ma per la Lazio si mette subito male: Pulici respinge un tiro cross di Spadoni sulla linea di porta, ma per l’arbitro la palla ha oltrepassato la riga bianca. Il popolino fa festa, iniziano le prime schermaglie, e nell’intervallo il dileggio trova ampio spazio sugli spalti. Ma nella ripresa, la Lazio certifica la propria superiorità. D’Amico pareggia i conti con un destro ravvicinato dopo una corta respinta della difesa romanista.

Poi lo stopper Morini atterra all'interno dell'area Franco Nanni. L'arbitro non ha esitazioni e indica il dischetto tra le proteste dei giocatori giallorossi. Rigore. Chinaglia prende la consueta rincorsa, e spiazza Paolo Conti. E poi esulta, corre sul tartan della pista di atletica leggera, va verso i tifosi della Roma che sono sulle gradinate della curva Sud e punta contro di loro l'indice della mano destra, accennando un sorriso beffardo, quasi di scherno: “I’m the best! I'm Giorgio Chinaglia, the best footballer in the world. Go, Chinaglia! Go!“ Sono frasi quasi strampalate, affermate in uno slang inglese. Soltanto il fotografo Marcello Geppetti percepisce l’attimo, corre sulla pista di atletica e con la macchinetta fotografica inizia a scattare mentre il centravanti è ancora lì, con l'indice puntato verso i romanisti in segno di sfida. La foto resta scolpita nella storia, è un'immagine eterna: oltre il tempo, Giorgio Chinaglia!