Dirige l’orchestra il Maestro Nico Rovella: canta, la Lazio di Sarri!

Manca sempre meno alla 73esima edizione del festival di Sanremo e perfino la Lazio s’è messa a cantare. Roma non è la città dei fiori, ma qualcosa sta sbocciando all’ombra del Colosseo. Dalla parte biancoceleste ovviamente – il derby appena vinto ci consente lo smargiasso di poter ostentare l’onore romano – dove si continua a vincere. La squadra di Sarri ha inanellato la quinta vittoria consecutiva di cui quattro in Serie A: 12 punti che hanno consentito un balzo in classifica che, solamente un mese fa, pareva impensabile. Serviva una rincorsa aveva detto Sarri, ed eccola qua. La Lazio, ora, è solamente a -1 dal quarto posto che vorrebbe dire un’altra qualificazione in Champions League. Sarà durissima, ma la Lazio c’è.

Dirige Nico Rovella

Gran parte del merito di questo buon momento sta anche, soprattutto, nei giocatori del nuovo corso. Quei nuovi arrivati che tanto bene hanno impattato. Per esempio Nicolò Rovella di cui, fino ad ora, si è parlato troppo poco. Sarri ha avuto un bel lavoro da fare: sostituire Milinkovic. Per farlo, ha lavorato ad un upgrade di Luis Alberto (ora leader tecnico e morale della squadra) ed ha inserito Guendouzi e Rovella. L’ex Juve ha rimpiazzato Danilo Catadi introducendo caratteristiche che non si vedevano dai tempi di Leiva: interdizione ma pure ordine nella costruzione del gioco.

La grande prova di domenica

Contro il Lecce è arrivata la prova che lo incensa: Rovella s’è preso la Lazio. È lui il Masestro che tiene lo spartito di quel brano, meno soave di un anno fa ma comunque degno di nota, che è la Lazio di Sarri. Ottima la prova in ambo le fasi ed ottimo anche l’impatto emotivo che ha dimostrato di vivere su di sé – “Sento qualcosa di speciale quando gioco con questa maglia" – e di restituire al gruppo. Come suona, questa Lazio, grazie al Maestro Nico.

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