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ESCLUSIVA – Eleonora Cunsolo: “Il Teqball una nuova vita, ora i Mondiali con tanta Lazio”

Lazio Teqball
Pioggia di medaglie per la Lazio Teqball nei recenti Campionati Italia: per la sezione della polisportiva biancoceleste leadership confermata
Michele Cerrotta

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Brilla la stella della Lazio Teqball, che si è distinta nei recenti Campionati Italiani andati in scena a Napoli presso il Pala Cercola. Ben sette medaglie per il club biancoceleste, capace di vincere tra tutte le categorie tre ori, due argenti e due bronzi. La sezione della polisportiva si è confermata così punto di riferimento nazionale per uno sport nato in Ungheria e che negli ultimi anni si sta ritagliando il suo spazio anche in Italia. Proprio per raccontarci l’esperienza appena conclusa e l’imminente Mondiale è intervenuta ai nostri microfoniEleonora Cunsolo, oggi tesserata con la Lazio Teqball e con un passato nel calcio anche in maglia biancoceleste.

Come si è avvicinata al Teqball?

Ho giocato tanti anni a calcio, ma ho avuto degli infortuni e nel Teqball ho trovato una nuova vita. Passi dal calcio a uno sport in cui sei solo tu col compagno, si crea un legame speciale. È una cosa nuova per me: nel calcio c’è un gruppo, mentre nel Teqball ci siete solo tu e il tuo compagno, c’è bisogno di supportarsi a vicenda. Io per fortuna ho trovato un compagno con cui si è creato subito feeling, è un lavoro diverso da quello che si fa in una squadra con oltre venti persone. Ed è uno sport di attenzione, con molte regole, dove chi sbaglia di più perde. È uno sport accessibile a tutti, ma non è scontato che chi ha fatto calcio sia avvantaggiato. A quindici anni ho fatto la Serie A con la Lazio femminile, ma aver lasciato il calcio per me non è un rimpianto, assolutamente. Sono contentissima di aver intrapreso questo percorso. E quest’anno sono passata alla S.S. Lazio Teqball, che si allena al Canottieri Lazio”.

A che punto è il Teqball in Italia?

Si tratta di uno sport poco praticato in Italia, le società interessate sono poche: la Lazio, il Napoli. Poi c’è un ragazzo a Modena e uno ad Avellino. Le realtà italiane attive sono queste al momento, abbiamo fatto questo weekend i Campionati Italiani, che mettevano in palio anche le qualificazioni per i Mondiali”.

E che sono stati segnati da un dominio biancoceleste.

Con la Lazio Teqball abbiamo vinto sette medaglie e rappresenteremo l’Italia ai Mondiali in tre categorie. Nel singolo femminile ci sarà Sara Ciucci, nel doppio femminile ci saremo io e Chiara Hujdur e nel doppio misto io e Nicola Carlini. Per me sarà la seconda partecipazione dopo quella dello scorso anno in Vietnam”.

Lazio Teqball

Quanto è importante avere il supporto della polisportiva?

La Lazio è attiva ormai da circa tre anni nel mondo del Teqball. E al momento è l’unica società presente su Roma. Il supporto arriva anche grazie alla promozione nelle scuole: noi atleti andiamo lì per insegnare e promuovere il nostro sport, che però fa ancora fatica a livello economico. Nella Lazio inoltre c’è un gruppo promettente anche a livello giovanile, che ha vinto gli ultimi due campionati di categoria disputati in Grecia e a Roma”.

E a livello di federazione?

Siamo sotto la FIGeST (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, ndr), che a sua volta ci supporta come fa la Lazio Teqball. Stiamo facendo passi avanti importanti rispetto al passato. In Italia le prime partecipazioni ai tornei sono del 2023, ma in passato il nostro sport è stato poco pubblicizzato e si è fatta tanta fatica, mentre negli ultimi tempi le nuove figure che sono entrate hanno iniziato a far circolare i video anche grazie ai social. C’è più visibilità, sta diventando uno sport più conosciuto. E ovviamente più il livello si alza in tutte le nazioni più diventerà interessante. Ci vorrà tempo per il movimento: le strutture sono poche, servono tanti sacrifici”.

A livello personale invece? Quali sono i prossimi appuntamenti in calendario?

Gioco da un anno e vengo da tanti anni di calcio: ho avuto anche più facilità a trovare risultati, con tre medaglie in bacheca. Sono soddisfatta, in un anno ho ottenuto buoni risultati. Giovedì partirò per Barcellona dove rappresenterò la Lazio Teqball insieme al mio compagno di misto Nicola Carlini, mentre in questa occasione giocherò con una compagna straniera nel doppio femminile. A inizio novembre disputerò poi un altro torneo, in questo caso anche il compagno di misto sarà straniero. Ma ovviamente ogni volta che posso gioco con il mio compagno per allenarmi in vista del Mondiale”.

Chiara Hujdur ed Eleonora Cunsolo

Chiara Hujdur ed Eleonora Cunsolo

Magari con la speranza di poter festeggiare un giorno con un giro di campo allo stadio Olimpico.

Spero che un giorno, in quanto parte della polisportiva, possa esserci un’occasione per promuovere questo sport. Sarebbe un’opportunità per avvicinare più persone al Teqball, magari facendo scorrere le immagini sui maxischermi. Per noi sarebbe bello, sarebbe una grande vetrina. E arrivando così in alto ci sarebbe magari anche occasione per avvicinare i più piccoli a questo sport grazie ai loro idoli nel calcio”.

Anche perché il Teqball sta iniziando a riscuotere successo anche tra i calciatori.

In Italia si fa fatica anche a trovare un tavolo, mentre all’estero i tavoli si trovano più facilmente. È un qualcosa che qui in Italia ancora non è arrivato, ma ai giocatori piace. So che in Portogallo e in Inghilterra ci sono tavoli anche all’interno dei centri sportivi, mentre qui a Roma tra i calciatori c’è chi ha il tavolo nel proprio giardino di casa. È capitato di ricevere richieste proprio per avere informazioni sui tavoli da gioco. C’è anche uno sport simile, il foot table, e i giocatori impazziscono: Hernanes per esempio sui social pubblica qualcosa a riguardo, ma anche altri ex giocatori che magari oggi giocano a foot volley. Purtroppo però l’Italia arriva sempre dopo”.