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Di Tommaso Petti
Un piccolo lieto fine nella vicenda della piccola Emma, tredici anni. Vi avevamo raccontato poche settimane fa la ricostruzione di Tiziana e Carlo, genitori della tredicenne e di altri due figli, secondo cui erano stati respinti da un noto locale della riviera pescarese dal proprietario dello stesso ristorante poiché la bambina indossava una sciarpa e una maglietta della sua squadra del cuore: la Lazio.
Ieri, invece, grazie all'invito della società biancoceleste dopo l'accaduto, la piccola Emma ha avuto l'onore di scendere in campo con il capitano, Mattia Zaccagni, a margine del test amichevole tra la Prima squadra di Sarri e la Primavera di Punzi, oltre a poter visitare l'intero Lazio Training Center tra i cimeli presenti e i suoi idoli biancocelesti. Queste le parole di Tiziana, madre della piccola Emma, che ci ha raccontato l'esperienza della figlia e le emozioni vissute dalla famiglia.
"Emma da subito ha capito il grande privilegio che ha avuto a seguito dell'invito ufficiale da parte della Lazio. Ha indossato una delle sue maglie preferite - quella di Nesta, con cui la Lazio vinse lo Scudetto nel 2000 - ed ha cantato felice per tutto il tragitto! Arrivati al cancello siamo stati accolti ed accompagnati dalla gentilissima Sara, che ci ha prima portati all'interno del Centro Sportivo, presentandoci alcune persone e poi ci ha accompagnato agli spalti, avvisando Emma di tenersi pronta ad entrare in campo prima della partita. Emma aveva il cuore in gola e le mani tremolanti. Fino al momento più atteso: Emma entra in campo, conosce da vicino il capitano Zaccagni, riceve una maglia in dono e super emozionata torna sugli spalti, da lì è rimasta sulle nuvole per tutta la serata!
Per noi genitori questo grande gesto è servito da supporto per insegnare ai nostri figli che esiste la solidarietà, esistono gesti inaspettati che ci fanno riflettere, e soprattutto che nella vita in generale, per ogni evento spiacevole che affrontiamo, bisogna saper guardarci attorno e guardare il lato positivo. In questo caso, dopo essere stata rifiutata da un ristoratore perché indossava la maglia della sua squadra preferita, Emma ha potuto toccare con mano tutta la vicinanza e la solidarietà di centinaia di persone, e noi come genitori ne siamo davvero grati.
La maglia numero 21? È stato chiesto ad Emma quale fosse il suo numero preferito, senza aspettarsi che sarebbe poi stato stampato sulla maglia insieme al suo nome e lei, senza pensarci troppo, ha scelto il 21 perché crescendo insieme al fratello Gabriele, grande appassionato e tifoso della Lazio da sempre, ha sempre sentito nominare il grande Sergej Milinkovic Savic che sulla maglia indossava il numero 21, inoltre anche giorno del compleanno di Emma e Stella, sua gemella!
Ci teniamo davvero di cuore a ringraziare tutti coloro che in un modo o nell'altro ci hanno tenuto a far sentire tutto il calore e la vicinanza alla nostra famiglia. Ringraziamo inoltre il Lazio Club di Caprarola e di Monterotondo".
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