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ESCLUSIVA – Lazio, Orsi: “Mandas-Provedel, vi dico la mia! E su Sarri…”

Nando Orsi
Intervenuto in esclusiva a Cittaceleste, Fernando Orsi, ex portiere e vice-allenatore della Lazio, si è espresso così su Sarri e non solo
Stefania Palminteri Redattore 

Di Tommaso Petti

Maurizio Sarri è tornato a sedere sulla panchina della Lazio e c'è attesa febbrile verso la nuova stagione. Tra mercato e non solo, sono tanti i dubbi da sciogliere in casa biancoceleste prima di dare il via a una nuova, emozionante annata. A partire dalla porta, dove il Comandante deve già sciogliere il primo dubbio: chi sarà titolare tra Mandas e Provedel? E come verranno gestiti? Per analizzare questa domanda e altri interrogativi legati al momento della Lazio, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Cittaceleste Fernando Orsi. Queste le sue parole.

Cosa pensa dell'operato di Baroni? E del suo esonero?

“Ha fatto molto bene. Dopo avrà valutato lui, magari con la società, che fosse meglio andare via. Poi la Lazio l’ha sostituito con Sarri, quindi non è che sia arrivato un allenatore di seconda fascia, anzi. Forse è mancato nelle circostanze topiche del campionato, ma questo non toglie nulla del grande lavoro che ha fatto in generale. Ha fatto un girone di andata straordinario, ha fatto un’ottima Europa League fino alla gara contro il Bodø/Glimt.

Lì è mancata un po’ la squadra, anche perché sono arrivati corti. Anche nella gestione di certe situazioni forse a Baroni è mancato di osare di più. E la squadra, avrebbe dovuto assecondarlo, tirare fuori qualcosa di diverso. Fatto sta che si è trovata con un pugno di mosche, nonostante all’ultima giornata si giocasse l’accesso in Champions League e potesse arrivare in semifinale di Europa League. Alla fine, quelle quattro o cinque partite dell’anno che hanno cambiato anche l’atteggiamento”.

Sarri è l'opzione giusta per ripartire?

“Sì, è un grande allenatore. Viene a Roma per cercare di vincere, mi aspetto una squadra adatta al suo rango. Al suo secondo anno, nella prima esperienza alla Lazio, era arrivato secondo. Giocando una partita a settimana, mi aspetto una squadra che possa lottare per entrare fra le prime quattro, che abbia un percorso migliore del sesto o settimo posto. Possono arrivare anche giovani, di forti ce ne sono. Però poi vanno comprati, quindi non giovani qualunque. Mi aspetto una rosa molto competitiva da consegnare a Sarri”.

È riuscito a trovare una spiegazione ai troppi gol subiti dalla Lazio nella passata stagione?

“Se prendi i singoli, in difesa, sono ottimi. Almeno i due centrali - Romagnoli e Gila -, sono ottimi giocatori. Il problema è che spesso, lavorando di reparto, hanno sbagliato: sulle chiusure, sulle diagonali, sulle scelte in uscita. Poi in Serie A non ti perdonano, i gol subiti sono stati troppi. Quando subisci in maniera eccessiva, dopo è difficile che riesca a portare gli obiettivi preposti. A prescindere da quanti gol tu possa fare”.

Mandas-Provedel: chi sceglierebbe? E come li gestirebbe?

“A me Provedel piace tantissimo, così come Mandas. Diventa una questione di età, ma anche di scelte: se la Lazio va sul giovane fa un investimento, ha il portiere titolare per sette o otto anni. Se la Lazio va sul più anziano ha una garanzia per i prossimi due o tre anni. Starà all’allenatore. Secondo me, alla fine, non si potrà dire: “Come si fa a scegliere uno più che l’altro?”, entrambe le scelte andrebbero bene. Mandas ha un mercato diverso, migliore: forse ci puoi fare anche cassa. E Provedel comunque dà tante garanzie. Alternanza? No, assolutamente. Già su tre competizioni a me non piace, con una partita a settimana sarebbe proprio esagerata”.