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IL COMMENTO – Una Lazio bella a metà, la qualificazione è aperta

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La squadra biancoceleste gioca benissimo, trova il vantaggio ma non chiude la partita. Poi paga le solite disattenzioni difensive

redazionecittaceleste

Una Lazio bella a metà. La squadra di Sarri non sfigura contro il Porto, ma paga a caro prezzo i soliti errori difensivi che condannano i biancocelesti alla sconfitta. La Lazio tiene in pugno la manovra eludendo il pressing degli avversari e ripartendo negli spazi. L’assenza di Immobile è qualcosa in più di un semplice rammarico. Milinkovic governa il centrocampo, Pedro ricama calcio, Zaccagni sblocca. Ma la squadra viene meno nel momento decisivo, non riesce ad assestare il colpo del ko con Milinkovic, e paga ancora una volta le disattenzioni difensive dei singoli. la qualificazione è ancora aperta, ma per sperare bisogna chiudere la porta.

La Lazio domina il primo tempo. La squadra elude il pressing avversario con una manovra avvolgente che apre spazi sul fronte offensivo. Il gol del vantaggio è uno schema studiato tavolino; l’assist di Luis Alberto sul corner è perfetto, il colpo di tacco di Zaccagni infila l’estremo portoghese. La Lazio ha anche una grande opportunità di raddoppiare, ma Milinkovic non riesce a capitalizzare l’occasione trovando mezzo miracolo del portiere avversario. La squadra biancoceleste sembra controllare l’avversario senza troppi patemi, ma il Porto colpisce sfruttando una dormita dell’intera retroguardia laziale; radu concede troppo spazio a Joao Mario per il cross, a centro area Luiz Felipe e Patric si addormentano: Toni Martinez pareggia con un colpo di testa di rara potenza.

In avvio di secondo tempo, un’altra dormita difensiva consente al Porto di trovare il raddoppio. Ancora una volta Radu concede troppo spazio a Joao Mario, ancora una volta nel cuore dell’area i difensori si addormentano. E così, Toni Martinez colpisce ancora, non trovando opposizione. La Lazio accusa il colpo, serve un intervento provvidenziale di Strakosha su un tiro mancino del solito Martinez per evitare il peggio. La squadra fatica a ripartire, Pedro si spegne, Luis Alberto non entra mai in partita e Felipe Anderson non riesce a far salire la Lazio. L’unico che ci prova fino in fondo è Zaccagni che sfiora il pareggio con un sinistro dal limite. Poi cala il sipario. Fra sette giorni, la Lazio si giocherà l’accesso agli ottavi di finale: la partita non è ancora chiusa.