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Ex Lazio, Petkovic loda il lavoro di Mancini e aspetta Euro2020

Petkovic e Mancini

I due ex biancocelesti, Vladimir Petkovic e Roberto Mancini, non vedono l'ora di misurarsi durante Euro2020

redazionecittaceleste

Ormai da tempo è noto il ritorno di Vladimir Petkovic all'Olimpico. Il tecnico bosniaco, però, si ripresenterà a Roma in qualità di CT della Svizzera. La nazionale elvetica, infatti, parteciperà ai prossimi Europei e sarà una delle tre avversarie dell'Italia nel girone. Insieme a loro anche Turchia, squadra contro la quale gli azzurri faranno il debutto nel torneo nella gara inaugurale, e il Galles. Lo stadio della Capitale ha visto Petkovic confermarsi nel mondo dei grandi allenatori quando allenava la Lazio. Il picco più alto del mister, è stato senza dubbio il trionfo nella storica finale di Coppa Italia contro la Roma. La vittoria ottenuta quell'indimenticabile 26 maggio del 2013 ha contribuito a rendere Vlado una vera e propria leggenda nella storia biancoceleste. Insieme a quello di Senad Lulic, il suo nome è destinato a rimanere nei cuori dei tifosi laziali.

Una sfida biancoceleste

Un discorso che può valere anche per Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale italiana. I due si sfideranno a colpi di gran calcio in uno degli impianti di gioco che maggiormente li ha amato: quello capitolino. Petkovic, intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, ha manifestato tutta la sua approvazione nei confronti del lavoro svolto dal collega. Uno dei punti cardine della rosa azzurra, ha rivelato il bosniaco, è avere una difesa composta da giocatori esperti. Nonostante Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini siano i pilastri del reparto arretrato, è stato l'inserimento del biancoceleste Francesco Acerbi a dare un tocco in più. Questo il suo pensiero sull'operato dell'Italia: "È il girone delle mine vaganti perché ognuna pensa di poter passare il turno. L'Italia è davanti a tutte . a livello di immagine e di risultati recenti. Tuttavia, noi pensiamo al secondo posto. Non c'è nulla di scontato. Verratti si è evoluto molto, Barella ha fatto grandi cose ed è moderno. I giovani di ottima prospettiva sono tanti, ma senza i vecchietti dietro sarebbe un'altra squadra".