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FORMELLO – Ripresa a gruppo diviso. Ancora assente Acerbi

Lazzari

La Lazio è tornata a lavorare a Formello. Per la tattica anti Porto bisognerà ancora attendere. Due assenze importanti alla seduta odierna

redazionecittaceleste

Si torna in campo a Formello. Dopo 24 ore di riposo Sarri ha convocato i suoi calciatori nel Lazio Training Center per tornare a lavorare. Archiviato il Bologna ora nel mirino c’è il Porto schiacciasassi reduce da 50 risultati utili di fila nel campionato lusitano: praticamente invincibile. Bisognerà però ancora attendere per vedere qualcosa di tattico in vista del match contro l’ex Conceição. Oggi il Comandante ha optato per un allenamento soft per i titolari di sabato contro il Bologna.

LA RIPRESA - Attivazione atletica, partita con le porticine e allunghi sui 50 metri. Questo il programma per chi è sceso in campo dal 1’ all’Olimpico. Per chi invece non ha giocato o al massimo è subentrato Sarri e il suo staff hanno incentrato la seduta odierna su delle stazioni di forza prima e la tecnica poi. Possesso palla e partita conclusiva a campo ridotto alla quale sono stati aggregati anche Leiva, Luis Alberto e Milinkovic dopo il lavoro differenziato precedente. Prosegue il percorso di riabilitazione di Akpa Akpro e Cabral, ancora fuori forma secondo Sarri.

ASSENTE ACERBI, ATTESA PER LAZZARI - Gli unici due assenti di oggi pomeriggio erano Acerbi e Lazzari. Il centrale dopo aver iniziato a intervallare il lavoro tra palestra e campo ancora non è tornato ad allenarsi con i compagni di squadra. Come anticipato difficilmente si sarebbe visto contro il Porto. Possibile un tentativo in vista dell’Udinese domenica sera anche se non verrà forzata la mano come accaduto contro l’Empoli il 6 gennaio scorso. Finché non rientrerà al suo posto resterà Floriani Mussolini in pianta stabile con la prima squadra. Per quanto riguarda Lazzari invece oggi era prevista la prima valutazione clinica. Difficile che non abbia riportato una lesione muscolare. Gli esami strumentali nella clinica di riferimento biancoceleste certificheranno poi la rilevanza dell’infortunio. La speranza di Sarri è che si tratti di uno stiramento di primo grado, ma il rischio di un'entità maggiore resta vivo.