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Lazio, Garlaschelli: “Squadra da primi posti, ma serve fare mercato”

Claudio Lotito

Il pensiero dell'ex Lazio vincitore del primo scudetto Renzo Garlaschelli, sul cammino dei biancocelesti sotto la guida di Maurizio Sarri

redazionecittaceleste

Passano le stagioni, cambiano gli allenatori e gli staff tecnici, ma le lacune della Lazio sono sempre le stesse. Oltre ad una rosa corta, il problema dei biancocelesti sta nella mentalità. Caratteristica che non ha permesso a Maurizio Sarri e ai suoi uomini, e a Simone Inzaghi prima di lui, di trovare una certa continuità che avrebbe permesso al club di levarsi delle belle soddisfazioni. Per questo il mercato diventa importante. Portare in rosa calciatori che non hanno solo qualità tecniche ma anche mentali, potrebbe dare all'allenatore toscano toscano d'adozione e al suo spogliatoio una bella mano. Rinforzi di qualità proietterebbe il club verso un'altra dimensione. Di questo e di altro, ai microfoni di Tuttomercatoweb, ha parlato l'ex biancoceleste scudettato Renzo Garlaschelli: "Ci sono stati alti e bassi fino a questo momento. La Lazio era partita bene ma ora sta un po' balbettando. Sarri avrà bisogno di rivedere qualcosa". 

Maurizio Sarri a Formello

Sulla Lazio di Sarri

"Tutti parlano del fatto che manchi un attaccante. Se effettivamente guardiamo l'ultima partita è così. Senza Immobile lì davanti si è visto poco. Credo che a gennaio sarebbe comunque bene fare qualcosa anche in difesa. La Lazio può arrivare lontano, anche se c'è qualcosa che bisognerebbe mettere a posto. L'allenatore è buono. Certo, perdere punti in maniera anche inaspettatamente non facilita le cose. Tuttavia, credo che quella biancoceleste sia una squadra da primi quattro posto. Penso che la Champions League sia l'obiettivo della società e dei giocatori. Il modo di giocare di Sarri non si è ancora a visto. A questo punto bisognerebbe darsi una mossa".

Su Muriqi

"Muriqi è stato criticato. Sappiamo che non è un fenomeno. Ciononostante, contro la Juventus è entrato in una gara già difficile di suo. Gli è stato concesso complessivamente poco spazio, lo scarso rendimento non è del tutto colpa sua".