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Hysaj: “Alla Lazio sto bene. Sarri? Voglio dargli il triplo di quanto merita”

Elseid Hysaj e Maurizio Sarri

Le parole del terzino albanese, intervenuto dal ritiro della sua nazionale e impegnato questa sera contro l'Inghilterra

redazionecittaceleste

Come tanti altri compagni biancocelesti, anche Hysaj e Strakosha sono attualmente lontani da Formello, impegnati nello specifico con la nazionale albanese. E proprio dal ritiro è intervenuto ai microfoni di balkanweb.com il terzino biancoceleste, che sarà impegnato in serata contro l’Inghilterra. Queste le sue parole.

Elseid Hysaj

La Lazio e Sarri

Alla Lazio sto bene, sono soddisfatto perché sono in una grande squadra che sta investendo molto per ottenere i migliori risultati possibili. Ci è voluto un po’ per riuscire a trovare un accordo, ma ora che sono arrivato spero che riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi. Sarri è sempre lo stesso. Non sono abituato a parlare molto con gli allenatori e all’inizio abbiamo avuto difficoltà, non avevamo un rapporto bellissimo. Lui in ogni caso pretendeva il massimo impegno nella partita e mi ha sempre ritenuto importante: è una cosa bella, voglio ripagare la fiducia.  Anche perché mi ha portato alla Lazio e aveva provato a portarmi con lui al Chelsea: voglio ripagarlo con il triplo di quanto merita. Un pronostico per il campionato? Il Napoli ha un’ottima squadra, spero che se non saremo noi a vincere lo Scudetto riescano a farlo loro. Dico o Lazio o Napoli”. 

La nazionale

Crederemo nella qualificazione finché lo consentirà la matematica. Il nostro obiettivo è dall’inizio qualificarci, ma anche se non dovessimo raggiungerlo penso che abbiamo comunque dimostrato che possiamo far bene e che ci aspetta un grande futuro. Giocare a Wembley è un sogno per ogni giocatore, penso che ci saranno i nostri tifosi perché a Londra ci sono molti albanesi. Dovremo essere molto concentrati. Meglio un punto con l’Inghilterra o battere la Roma? La prima, perché abbiamo tempo per competere con la Roma. Reja? Bisogna sempre essere pronti quando l’allenatore lo chiede. Io conosco le mie qualità e ovunque sarò schierato darò il massimo. Cana rimarrà sempre il leader di questa nazionale: lo rispetteremo sempre come i più giovani rispettano noi”.