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Lazio, a bocce ferme: cosa ha funzionato e cosa no contro la Samp

Altra prestazione di alto livello di Adam Marusic

L'importante era vincere, ma dalla gara contro i blucerchiati sono emersi dei dati da valutare in ottica Champions

redazionecittaceleste

ROMA - La Lazio ha portato a casa i tre punti contro la Sampdoria. Era questo quello che contava ieri. Nessun fronzolo o aspettativa di gioco spumeggiante. Era necessario vincere, magari con il minimo sforzo, per non sprecare energie preziose da impiegare in maniera massiccia in Champions. L'ha decisa Luis Alberto con una magia delle sue al 24' del primo tempo. Poi i biancocelesti si sono lentamente spenti, senza dare mai la vera sensazione di poter chiudere la gara.

Luis Alberto sempre più goleador

Manca la cattiveria sotto porta

Non vi sembra di sentire una sorta di cantilena da parte di Inzaghi in tutte le conferenze post partita? Lo spartito è sempre lo stesso: "Ottimo primo tempo da parte nostra, ma dovevamo chiuderla prima". Anche contro la Sampdoria, dopo il vantaggio iniziale, non c'è stato il famigerato killer instinct. Polveri bagnate per bomber Immobile e pure per il suo compagno di reparto Correa, troppo spesso assente dal tabellino dei marcatori. Se Marusic ha fornito l'ennesima prestazione di livello, non si può dire lo stesso del suo omologo. Capitan Lulic è sembrato lontano parente del calciatore tanto amato dai tifosi laziali. Quando è entrato Fares le cose non sono poi migliorate tanto, peccato, perché l'ex Spal aveva un'occasione importante di rivalsa. L'ha sfruttata? Diciamo "ni".

Prestazione della difesa incoraggiante

In fondo è questa la notizia più importante in ottica Bayern Monaco. La retroguardia biancoceleste ha tenuto botta egregiamente contro Keita e Quagliarella, che sono sembrati poco più che due attaccanti della Primavera. Inzaghi è stato costretto dall'emergenza a schierare Musacchio (destro) sul centro-sinistra. L'ex rossonero ha dimostrato di potersi adattare bene anche in quella zona di campo, giocando una partita diligente e con qualche intervento di alto livello. Il match contro i blucerchiati è stata l'ennesima dimostrazione che Acerbi al centro è tutto un altro mondo rispetto a chiunque altro. Per Patric le solite amnesie, ma tutto sommato una gara buona.