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Lazio, Abodi sui giovani in fuga: “Non c’è nulla che…”

Abodi
Le dichiarazioni di Andrea Abodi, ministro dello Sport, sui giovani e la difficoltà per le squadre italiane di trattenerli nei vari vivai
Stefania Palminteri Redattore 

Continua a tenere banco nel mondo del calcio la questione giovani. Sono diversi i giocatori italiani che sempre più spesso decidono di proseguire la loro carriera all'estero. Tra questi, in casa Lazio, c'è il baby Sardo, trasferitosi in Germania negli ultimi giorni. In merito, ai microfoni del Messaggero, è intervenuto il ministro Abodi.

Queste le sue parole: "Non c'è nulla che possa impedire che i giovani vanno all'estero, come d'altronde quelli stranieri vengono da noi. Quello che era nella disponibilità federali, a partire dai premi di formazione è stato trascurato e dimezzato. Era un fattore non secondario di remunerazione anche per i soggetti che si occupano della formazione. E la questione non è stata risolta nemmeno dall'ultima regola sull'apprendistato perché non ha senso inserire norme di chiusura o obbligo, ma è necessario offrire nuove opportunità.

La verità è che gli altri paesi offrono opportunità, qui li facciamo giocare in Primavera sino a 20 anni e, invece di abbassare l'età, la aumentiamo. Non capisco poi perché viene detto che è stato azzerato il vincolo, quando ci sono due anni, mica zero. A breve ascolterò le richieste dei club, oltre quello che è stato detto in Senato, ma la soluzione non è né rendere obbligatorio né allungare il vincolo a un quinquennio. Vanno inseriti incentivi fiscali con crediti d'imposta per gli investimenti nei settori giovanili con strumenti tipici, ma non certo con un decreto".