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Lazio, non c’è pace per Acerbi: possibile multa o inibizione per il difensore

Francesco Acerbi

Il difensore biancoceleste rischia una nuova sanzione dalla procura, che ha acquisito le immagini della sua uscita dal campo

redazionecittaceleste

Continua a tenere banco, anche troppo, il gesto infelice fatto da Francesco Acerbi al momento di lasciare il campo la scorsa domenica nel lunch match contro il Bologna. In una giornata decisamente no per la Lazio, il difensore biancoceleste ha lasciato i compagni in dieci a un quarto d’ora dalla fine del match. Nessun fallo commesso, alla base della sua espulsione: il numero trentatré biancoceleste ha ricevuto due ammonizioni nel giro di pochi secondi a causa di veementi proteste per un presunto fallo subito. A nulla sono valse le scuse immediate del giocatore: l’arbitro Massa non ha perdonato e ha mandato il Leone biancoceleste sotto la doccia.

Francesci Acerbi espulso contro il Bologna

L’uscita dal campo

Al momento di abbandonare il campo, però, Acerbi non si è trattenuto e ha mostrato il dito medio. Un gesto che, tuttavia, sembrerebbe non essere stato segnato sul referto né dall’arbitro né dagli assistenti. Il risultato, arrivato con il verdetto del Giudice Sportivo, è stato una squalifica per due turni al difensore della Lazio, che salterà quindi la prossima conto i nerazzurri di Inzaghi e la successiva gara con il Verona. Acerbi, che si è scusato immediatamente anche tramite social, però ha deciso anche di auto multarsi: come comunicato in seguito, ha deciso di devolvere una cifra in beneficenza.

Non finisce qui

Ma tutto ciò potrebbe non bastare a mettere la parola fine su un evento spiacevole e frutto della giornata no della Lazio in Emilia. Stando alle ultime notizie, infatti, per Acerbi le nubi potrebbero farsi ancora più scure. A riportare la notizia è la Gazzetta dello Sport, che parla di un nuovo rischio per il difensore biancoceleste. La procura, infatti, avrebbe acquisito le immagini che hanno immortalato il gesto di Acerbi e potrebbe decidere di punirlo per condotta antisportiva. A oltre novantasei ore di distanza, quindi, il caso continua a essere in prima pagina, con tre possibili soluzioni. O l’archiviazione, con conferma delle due giornate di squalifica, o una sanzione. Che potrebbe essere o sotto forma di ammenda, come nel caso di Zaniolo al derby, o sotto forma di inibizione.