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Lazio, Amarildo: “Mi chiamano AmaLazio. Felipe può fare la differenza”

Amarildo e Claudio Lotito
Intervenuto ai microfoni ufficiali della società l'ex biancoceleste Amarildo ha ripercorso i suoi momenti laziali parlando anche del derby

redazionecittaceleste

Domenica il derby, partita che non ha bisogno di presentazioni né tanto meno di racconti sull'importanza morale che ha. Dal triplice fischio di Pijol, nonostante la retrocessione in Conference League, la testa si è proiettata già alla stracittadina di domenica. Una settimana dura sotto tutti i punti di vista che dalla sconfitta contro la Salernitana ha visto una squadra cadere soprattutto dal punto di vista morale. Ora le assenza nel derby di Immobile e Milinkovic non aiuteranno in tal senso ma di certo permetteranno alla Lazio di dimostrare quale è il proprio livello. Per parlare di questo e non solo, ai microfoni ufficiali della società, è intervenuto l'ex biancoceleste Amarildo.

Milinkovic

"Con Ruben siamo amici da tanti anni, così come lo sono con Troglio. Uruguay, Brasile e Argentina sono uniti dall'amore dei tifosi della Lazio. Posso dire di essere contento che in passato abbiamo giocato insieme. Eravamo molto forti, nella mia famiglia mi chiamano tutti AmaLazio. Il derby è qualcosa di fantastico, tutti i tifosi pensano a quella partita. In Brasile la Lazio viene accostata a Immobile, spero sinceramente che Ciro riesca a recuperare. Vedo molto bene anche il mio connazionale Felipe Anderson, un altro che domenica potrebbe fare la differenza".