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Lazio e Auronzo, matrimonio agli sgoccioli? Lacchè: “Trattativa in corso”

Auronzo, campo di allenamento
Tra indiscrezioni di trattative interrotte e piani per l'estate, il punto sul prossimo, e non solo, ritiro estivo della squadra biancoceleste

redazionecittaceleste

Un’ultima volta, poi l’addio. Altro che la seconda casa della Lazio. Quello tra la squadra biancoceleste e Auronzo di Cadore rischia di essere concretamente un matrimonio con data di scadenza. Qualche timida avvisaglia era stata percepita già in estate, evidenziata dalle lamentele per le condizioni del campo. Oggi però il Corriere delle Alpi torna a ribadire come l’estate 2023 rischia di essere davvero l’ultima dei biancocelesti sotto le Tre Cime di Lavaredo. Secondo quanto riportato dal quotidiano ci sarebbe stata infatti uno stop alle trattative tra la Media Sport Event, la società che organizza il ritiro della Lazio, e la nuova amministrazione del comune cadorino.

Insediatasi poco prima dell’arrivo della squadra biancoceleste la scorsa estate, la nuova amministrazione sembra procedere convinta verso la separazione, idea già circolata pochi giorni dopo l’insediamento. Tuttavia il quotidiano evidenza come ci sia da capire la reale volontà della comunità del paese sotto le Tre Cime di Lavaredo. Di recente infatti c'è stata la pubblicazione delle cifre relative ai ritiri della Lazio, che parlano di circa 14mila tifosi porti dai biancocelesti, con una media di 875 al giorno. Ognuno di questi tifosi spenderebbe, sempre in media, 195 euro al giorno. Di questi, una cifra tra gli 80 e i 110 euro sarebbe destinata al pernottamento, a cui si aggiungono 40-60 euro per i pasti, 5-10 euro per bar e tabacchi e 20-40 euro spesi nei negozi locali.

Nei sedici giorni di ritiro la Lazio porta di riflesso ad Auronzo di Cadore circa 2 milioni e 730 mila euro. Una cifra che, moltiplicata per i quindici anni di ritiro svolti fin qui, arriva fino a 41 milioni di euro. Tanti soldi, importanti per una località che tende a vivere il suo apice turistico nella stagione invernale. Il tutto a fronte di una spesa annua di circa 300mila euro da parte del Comune di Auronzo, facile da ammortizzare con attività di co-marketing. Il quotidiano conclude poi ribadendo come non c’entra nulla, tra i possibili motivi di frizione tra le parti, l’hotel Auronzo. L’albergo, fondamentale per la Lazio in quanto unico in grado di fornire i servizi necessari alla squadra, non chiuderà. Il curatore fallimentare ha infatti deciso che per la prossima estate sarà ancora gestito dalla società Tredici Maggio.

Intanto però c'è da registrare l'intervento di Gianni Lacchè, amministratore della Media Sport Event, ai microfoni di Radiosei. “Esiste una trattativa in corso, il rapporto è sereno. Abbiamo ottenuto la conferma dell'hotel Auronzo per l'estate. Ovviamente però in una trattativa c'è chiede e chi deve concedere, vedremo. In ogni caso nel 2023 saremo sicuramente ad Auronzo: il contratto attuale scade il prossimo anno”. E in futuro? “Si sa che nel calcio ci sono tante squadre, ho saputo che una importante ha chiesto la disponibilità per andare da quelle parti. In passato è stata una squadra di blasone, ma ripeto: come ad Auronzo potrebbero arrivare nuovi club, tante località mi stanno chiedendo di poter ospitare la Lazio. Ai tifosi dico di prenotare tranquillamente la vacanze ad Auronzo per il 2023. E che per il futuro ho buone speranze per un accordo da raggiungere nei prossimi mesi. Altrimenti andremo altrove”.