Lazio, Belleri: “Inzaghi? Merito suo se il club ha fatto bene in Champions”

Nelle scorse ore l'ex calciatore della Lazio, Manuel Belleri, è intervenuto ai microfoni ufficiali del club biancoceleste dove ha analizzato, in base al suo punto di vista, la stagione dei capitolini. L'ex esterno ha parlato della Champions League, paragonando questa squadra a quella nella quale giocava lui l'ultima volta che la Lazio si qualificò per l'Europa che conta. Sottolineando quanto sia stato di valore il lavoro svolto dal mister:

Sulla stagione

"In casa Lazio c'è sicuramente un po' di rammarico per non essere riusciti a raggiungere la Champions League. L'annata, per via del Covid, è stata particolare. Tuttavia, i biancocelesti sono stati capaci di disputare una buona stagione anche in Europa. Considerando che a fine campionato si sono confermati in Europa League, credo che l'annata sia stata soddisfacente".

Su Inzaghi

"Inzaghi negli anni ha raggiunto grande maturità. Bravo nel riuscire ad allenare una squadra composta da giocatori importanti. Merito anche di come ha gestito lo spogliatoio se è riuscito a raggiungere dei traguardi di tutto rispetto".

Su Marusic

"Marusic è cresciuto molto con il passare del tempo, e lo ha fatto sotto tutti gli aspetti. Ha dimostrato grande disponibilità riuscendo ad adattarsi a giocare in difesa".

Sulla Champions

"Giocare in Europa, specialmente in Champions League, è diverso rispetto a quando giochi in campionato. In giro per il continente non ti può concedere certi errori in determinate partite. Per fare bene è necessario che la squadra sia all'altezza di eventi come questo. La Lazio di questa Champions non è molto lontana da quella che vi partecipò nel 2007. Tutte e due sono piene di esordienti e di poca esperienza internazionale. Perciò ribadisco quanti meriti abbia Inzaghi per aver portato il club agli ottavi".

Su Radu

"Arrivò alla Lazio con umiltà e in silenzio. Ciononostante ci si accorse presto delle sue potenzialità. Poteva davvero diventare un elemento importante. La storia con il club parla al posto suo: è diventato un vero e proprio simbolo".