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Lazio, blitz di Lotito a Formello. Lo sfogo del Mago, i tormenti di Milinkovic

Luis Alberto e Milinkovic
Il patron biancoceleste striglia la squadra che intanto non ha apprezzato lo sfogo di Luis Alberto. Sergej paga in campo i discorsi esterni

redazionecittaceleste

È tornato da Cortina e si è subito recato a Formello, senza alcun altro impegno se non quello di strigliare la squadra. ClaudioLotito si è presentato nel centro sportivo biancoceleste poco prima dell’allenamento di ieri e ha tenuto a rapporto la sua Lazio. Ha chiesto di ritrovare l’unione e lo spirito, ha ricordato gli stipendi pagati in anticipo, ha pretesto di veder la squadra giocare con gli attributi ed eliminare quindi i cali di concentrazione. Un altro confronto dopo l’ennesimo blackout e dopo i sei punti nelle ultime cinque gare di campionato. Eppure niente è compromesso, a patto che la squadra torni a essere se stessa. I due confronti ravvicinati hanno lasciato qualche strascico, lo sfogo di Luis Alberto di giovedì non è piaciuto molto alla squadra mentre è stato apprezzato da Sarri, riporta Il Messaggero.

Eppure proprio il Mago, prima e dopo il versamento al ginocchio, è sembrato tra i più concentrati. Durante la sosta e negli ultimi allenamenti è tornato a mettere veleno agonistico in campo, pur avendo sempre le antenne dritte e puntate verso il mercato. Chi invece sembra attraversare un periodo di involuzione è Sergej Milinkovic-Savic. Non era contento del cambio a Lecce - errore reale o meno - ma poi è rimasto in silenzio giovedì. Da novembre in poi appare sempre più spaesato.

Prima a Formello si penava fosse per il Mondiale, ora l’ansia è relativa invece al futuro. C’era una trattativa con la Juventus, che si è congelata con lo scoppio del caos in bianconero. L’Arsenal invece non garantisce neanche i 40 milioni, nonostante il corteggiamento. Per questo Kezman continua a insistere per portare a scadenza Sergej senza fargli firmare il rinnovo con clausola per costringere Lotito a venderlo a prezzi stracciati. Per tutte queste ragioni è tormentato Milinkovic. Ama la Lazio, non vuole danneggiarla, ma allo stesso tempo vorrebbe fare un salto importante. E intanto però la pressione lo condiziona anche nel rendimento in campo.