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Reina: “Salernitana? E’ una finale. Dopo Verona qualcosa è cambiato…”

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Il portiere della Lazio in conferenza stampa parla del momento della squadra biancoceleste, del futuro e degli obiettivi finali

redazionecittaceleste

Nella classica conferenza stampa pre gara non sarà mister Sarri a parlare. Stavolta toccherà a Pepe Reina presentare il prossimo impegno della Lazio. I biancocelesti domani alle 18:00 affronteranno allo stadio Olimpico la Salernitana per chiudere un tour de force di gare giocate ogni tre giorni. Che gara bisogna aspettarsi? A questa domanda e non solo risponderà tra poco Reina.

(Premi f5 per aggiornare...)

Ti manca una partita per entrare nelle top 20 dei portieri della Lazio. Quali sono i tuoi obiettivi?

"Quando hai quasi 40 arrivano da soli. L'importante è essere a disposizione e di aiuto per il gruppo, poi queste cose sono importanti, ma il contributo che dai alla squadra è ancora più importante"

Sui giovani portieri della Lazio Adamonis, Furlanetto e Moretti...

"Per noi sono di grande aoiuto, per loro è un'opportunità. Hanno tutto il futuro davanti a sé. Adamonis ha fatto un passo in avanti importante quest'anno, ha migliorato la struttura e la tecnica. Gli altri sono giovanissimi, però il rapporto con loro è sempre positivo".

Qual è il segreto per mantenersi così alla tua età? E sulle dimensioni della Lazio...

"Io ho fatto del calcio la mia ragione di vita e penso che sia normale così per un calciatore. Riposare, mangiare e comportarsi bene. Dimensione? Noi siamo in un periodo di cambiamenti, dobbiamo accettare le idee del mister e raggiungere gli automatismi che vuole il tecnico in breve tempo. Nelle ultime 3 o 4 settimane abbiamo fatto passi in avanti e la squadra sta diventando più solida. Siamo difficili da battere ed essendo continui nelle prestazioni potremo capire il nostro valore".

Sul futuro...

"Per quanto riguarda quest'anno finirlo in Europa per far scattare un altro anno. Voglio dare il mio contributo al 100%, poi si vedrà con i mesi, con le prestazioni collettivo, ma personalmente mi interessa di dare il massimo".

Su Ribery e Strakosha...

"Con Frank abbiamo avuto un rapporto molto carino al Bayern, l'anno scorso giocava alla Fiorentina, c'è stato lo scambio di maglia, è sempre un piacere vederlo. Lo stimo tantissimo, mi fa felice vederlo ancora a questi livelli. La concorrenza con Thomas fa bene a entrambi, anche alla squadra. C'è un rapporto di amicizia, lo considero un amico, si vede dentro e fuori dal campo che cerchiamo tutti il meglio".

Effetivamente è cambiato qualcosa da quel ritiro dopo Verona?

"Sicuramente qualcosa è cambiato dopo Verona. Quasi sempre i confronti diretti nello spogliatoio fanno bene e sembra che la squadra abbia capito l'importanza di ogni paritta. Di avere la giusta grinta prima di ogni partita e io spero di vedere questa continuità nella squadra nelle prossime sfide".

Come avete vissuto l'assenza dei tifosi a Marsiglia...

"Sinceramente mi sono perso cosa è successo. E' stato un peccato che nel 2021 non posso portare con sé i propri tifosi. Penso sia un fatto più culturale che sportivo. Questo mi fa pena e non è bello da vedere".

Sugli eventi della sfida con l'Atalanta...

"Penso sia più un problema di educazione che di calcio. In Inghiterra non l'ho mai visto. Qui succede sempre sugli stessi campi, facciamoci una domanda".

Sulla Salernitana e su Immobile...

"Immobile non mi ha mai segnato? Strano. Quello che ha fatto è storia. Parliamo di un calciatore determinante per noi. Ha una capacità di fare gol che per noi è grandiosa. Salernitana? Ogni partita deve essere come una finale per noi. Non dobbiamo pensare a quella dopo, ma gara per gara. Con la Salernitana dovremo dare il massimo per approcciare la sosta nel migliore dei modi".