Lazio, a Torino per cancellare i rimpianti. Ma i ricambi devono incidere

Dal paradiso all'inferno senza fare soste: dopo l'impresa e la festa del mercoledì di Champions, la rimonta subita dal Bologna pesa in maniera quasi fatale sulle ambizioni della Lazio sul 4° (o 5°) posto. Immobile e compagni sono scivolati ora all'8° posto, a 8 lunghezze da Bologna e Atalanta, con le quali oltre tutto pesa lo svantaggio nel doppio confronto. Le chance di tornare a ridosso di rossoblù e neroazzurri sono già ridotte all'osso, e per questo la gara di giovedì contro il Torino assume ancora maggior valenza. Imperativo scongiurare il rischio di un ulteriore contraccolpo psicologico.

Nel lunch match di domenica, dopo un primo tempo (al netto dell'errore sul pareggio dei felsinei) ben giocato, si sono pagati gli sforzi fisici e mentali fatti contro il Bayern Monaco. Va sottolineato però come i ricambi non abbiano dato alcun tipo di contributo. A questo poi si aggiungono le assenze pesanti di Zaccagni e Rovella, oltre che degli squalificati Romagnoli e Vecino. Rimangono dunque i rimorsi dell'occasione sotto porta sbagliata da Immobile oltre che il palo colpito da Isaksen. Con 7 tiri nello specchio sono costati carissimi gli errori di Provedel e Luis Alberto. A tutto questo però va aggiunto un arbitraggio più che discutibile.

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