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Lazio, Cancellieri: “Sono felice. Qui mi aiutano tutti dandomi consigli”

Matteo Cancellieri
Nel match program classico dei giorni precedenti le sfide dei biancocelesti, Matteo Cancellieri racconta questi primi mesi nella Capitale

redazionecittaceleste

E' stato l'acquisto che ha suscitato più curiosità dell'intera sessione estiva biancoceleste. Una trattativa lampo trasformatasi da suggestione a operazione conclusa nel giro di neanche 24 ore. Matteo Cancellieri è l'esempio manifesto della "linea verde" tracciata durante il calciomercato. Classe 2002, talento da vendere ma ancora molto grezzo. Mister Sarri vuole puntare su di lui. Provato costantemente come vice Immobile durante il ritiro di Auronzo di Cadore ma schierato, negli spezzoni di partita concessogli, come ala destra in quello che fondamentalmente è il suo ruolo naturale. Domani all'Olimpico arriverà il Verona, la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio e con il quale si è tolto il lusso di segnare la sua prima rete tra i professionisti. Nel consueto match program precedente le partite della Lazio, Matteo Cancellieri racconta la sua crescita e i primi mesi vissuti in biancoceleste.

Matteo Cancellieri

Arriva l'Hellas Verona, che gara sarà?

"Ci aspetta una sfida importante perché dobbiamo ritrovare la vittoria in campionato. L'Hellas Verona è difficile da affrontare, è una squadra insidiosa che gioca uomo contro uomo. Per me poi sarà speciale perché ho giocato lì e quindi è una partita che sentirò un po' di più".

Finora hai trovato spazio in tutte le partite: ti aspettavi da subito così tanta fiducia?

"Sinceramente no. Pensavo ci volesse più tempo, ma speravo che il mio momento arrivasse subito per dimostrare le mie qualità in campo. Sono contento di quello che sto ottenendo, spero di giocare sempre più minuti e partite. Lavoro ogni giorno per questo".

C'è un calciatore allenato da Sarri in passato al quale ti ispiri in campo?

"Alcune persone mi hanno fatto il nome di Mertens, per il suo cambio di ruolo. Per ispirarmi a qualcuno però devo prima migliorare tanto e poi cercare un modello di riferimento. Alternarmi tra esterno e attaccante centrale mi da tanti stimoli perché imparare un nuovo ruolo può aiutarmi a trovare ancora più spazio in campo".

Nella rosa attuale c'è invece qualcuno che ti ha sorpreso vedendolo tutti i giorni?

"Milinkovic, Felipe Anderson e Immobile mi stupiscono sempre di più vedendoli in ogni allenamento. Per il resto sono contento perché tutti mi aiutano e mi danno consigli importanti sotto ogni punto di vista".

Lo scorso anno con l'Hellas Verona il tuo primo gol in Serie A e il debutto in Nazionale: qual'è il ricordo più bello?

"A Verona ho tanti bei momenti e ricordi, sono state tutte esperienze magnifiche. Partendo dal mio percorso in Primavera arrivando al primo gol in Serie A e al debutto in Nazionale. Soprattutto la rete a Empoli fu una liberazione importante perché dopo tanti sacrifici non avevo trovato ancora i minuti che speravo".