Lazio, Caressa: “Non mi è piaciuto Luis Alberto. I giocatori devono capire…”

Sono destinate a far parlare ancora per molto tempo le dichiarazioni di Luis Alberto arrivate dopo la gara contro la Salernitana. Lo spagnolo, che di fatto ha espresso la sua volontà di lasciare la Lazio al termine della stagione, ha spiazzato tanti tra tifosi e addetti ai lavori. Tra questi anche Fabio Caressa che, intervenuto sui suoi canali social, ha detto la sua sulle dichiarazioni di Luis Alberto.

"Non mi è piaciuta l'uscita di Luis Alberto. Non mi è piaciuta perché io posso capire che tu sia in difficoltà e che non sia contento però se l'allenatore che c'era prima e quello che c'è adesso ti fanno partire dalla panchina un motivo ci sarà. È un giocatore che ha voluto fortemente il rinnovo di contratto, neanche a pochi soldi e i contratti vanno rispettati.

Io mi sono un po' stufato di questi giocatori che a un certo punto si stufano e dicono 'Vado via!'. Non può funzionare così nel mondo del lavoro. Grande rispetto per Luis Alberto, ottimo giocatore però queste cose prima di tutto non vanno fatte pubblicamente, perché quello significa cercare di forzare e io non sopporto più questa cosa di forzare la società. Così facendo allora magari a volte si preferisce mandare via piuttosto che tenere giocatori che non vogliono restare.

Ci sono però presidenti come Lotito che dicono 'Hai un contratto, resti e giochi'. Lotito è una cosa che ha già fatto in altre occasioni, di pretendere da giocatori sotto contratto, mettendoli da parte piuttosto. Questo perché il presidente fa un investimento sul calciatore e questo investimento si fa anche in chiave societaria. Se qualcuno investe tanti soldi sul tuo contratto è perché poi bisogna mettersi d'accordo con la squadra che ti vuole prendere. E la squadra che ti vuole prendere mi deve dare dei soldi.

Non può essere che il contratto valga sempre e solo dalla parte dei giocatori e poi quando si stufano il contratto non vale più. Non è giusto così: non è giusto nei confronti dei tifosi, della società ma neanche proprio del ruolo che i giocatori hanno nei confronti di una società. Questo un lavoratore normale non può farlo. Se vuoi andare via ci si mette d'accordo, se vuoi rescindere mi devi pagare i danni".

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