Torna a ruggire il Taty Castellanos. Servivano i gol del bomber per trascinare la Lazio. Era atteso a Cagliari, dove ha siglato il gol decisivo, regalando tre punti d'oro alla sua squadra. Lo era ancora di più ieri, il suo gol tra le mura amiche in campionato mancava dal 16 settembre scorso. La squadra di Baroni batteva di misura l'Hellas Verona, per Castellanos era il terzo gol in quattro giornate di campionato e siglava il secondo timbro consecutivo in due gare.
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Lazio, Castellanos sugli scudi: segna, rifinisce e rompe il tabù Olimpico
Torna a segnare ma non solo. Mette in porta con il piattone il pallone del momentaneo 3-0, la sua partita comincia con un tiro forzato verso la porta di Pizzignacco. I compagni lo cercano con insistenza, il Monza era lo step necessario anche per ritrovare una certa fiducia. Non trova subito la via della rete. Resiste alla tentazione di battere a rete alla mezz'ora, servendo un pallone solo da spingere in porta a Marusic. Poi delizia il pubblico con una traccia verticale strepitosa, Pedro ringrazia e batte di nuovo l'estremo difensore ospite a inizio ripresa.
Due partite per porre un segno di cesura rispetto alle ultime gare. Nel post partita scherza con il canario classe 1987: "Mi hanno rubato il premio di migliore in campo. Lo hanno dato a lui, sono comunque felice". Al netto della gara di Lecce, quando si caricò sulle spalle la squadra con un gol su calcio di rigore rigore condito da tante giocate di qualità. Era arrivata qualche prestazione in chiaroscuro, nel periodo di flessione si era intravista una mole di gioco quasi intatta, mancavano le stoccate di Castellanos e la concretezza del resto del collettivo per ritrovare serenità in un periodo caratterizzato da infortuni, squalifiche e qualche risultato avverso. Lazio che, ieri, è tornata vincere in campionato allo stadio Olimpico<<<
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