Come nell'anno del secondo Scudetto, la Juventus si frappone tra i sogni di gloria biancocelesti e i suoi obiettivi: serve un'altra rimonta alla squadra di Baroni per agganciare il treno per la Champions League. A pochi giorni da quel 14 maggio rimasto impresso nella memoria come il giorno che consegnò alla Lazio il secondo titolo della sua storia, ecco un'altra missione per i biancocelesti: arriva con il passo lungo la squadra di Baroni, che dovrà superare la Juventus come, appunto, nel 2000, per conquistarsi i propri obiettivi.
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Lazio al fotofinish, la Juve nel destino: serve un’altra rimonta. Quel 14 maggio…
Di nuovo la Juventus, appunto. Come quando Simeone incornava il pallone scagliato da Veron al centro dell'area di rigore bianconera in quel Juventus-Lazio datato 1 aprile 2000che diede il via alla storica rimonta biancoceleste. Una data, quella del 14 maggio 2000, rimasta fedelmente nell'immaginario collettivo biancoceleste: per giovedì 15 maggio, infatti, la Lazio prepara una speciale serata evocativa. una festa celebrativa senza precedenti. Una location d'eccezione, gli ospiti speciali del gruppo della meravigliosa squadra di Eriksson per celebrare la gloriosa compagine che vinse il secondo Scudetto della Lazio.
Non sarà facile, tra valori tecnici e fattori esterni, centrare i propri obiettivi. Di fronte c'è l'ex Tudor, che non è riuscito a entrare in sintonia con l'ambiente biancoceleste nonostante diversi risultati utili ottenuti sotto la sua guida in biancoceleste. Oggi guida la Juventus, appunto, che non vince da quattro trasferte di fila e che non ha mai ottenuto due risultati identici in fila con il croato sulla panchina bianconera. Sei le gare disputate dalla Vecchia Signora con Tudor in panchina: tre i successi, due i pareggi e una sola sconfitta contro il Parma.
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