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Lazio, Giordano: “Immobile troppo umorale, così va in crisi”

Ciro Immobile

L'ex centravanti della Lazio, Bruno Giordano, ha parlato dello stato di forma di Ciro Immobile in Nazionale

redazionecittaceleste

L'ex centravanti della Lazio, Bruno Giordano, è tornato a parlare dei biancocelesti e lo ha fatto ai microfoni di TMW Radio. Nel corso di questa conversazione, l'ex bomber capitolino è partito dalla Nazionale, soffermandosi su alcuni elementi in particolare. Uno di questi è stato Ciro Immobile. Anche ieri l'attaccante della Lazio, penultimo vincitore della Scarpa d'Oro, ha giocato una partita al di sotto delle aspettative. Questo dispiace a Giordano che, consapevole delle grandi doti tecniche dell'attaccante partenopeo, vorrebbe da lui quel qualcosa in più. Nel prosieguo della chiacchiera, Bruno Giordano ha anche parlato dell'arrivo di Maurizio Sarri. Il nuovo allenatore della Lazio ha fatto conoscenza con alcuni giocatori e tra poco inizierà a lavorare per inculcare i suoi schemi alla squadra. Ciononostante, rivela Giordano, un po' di mercato è quello che servirebbe al club:

 Immobile e Mancini

Le parole

"Donnarumma ha tutte le qualità per poter diventare il portiere numero uno al mondo, tuttavia, ora non lo è. Per esempio secondo me tra i primi ci sono ancora Neuer e Alisson, l'estremo difensore rossonero viene dopo di loro. Il suo rimane un assoluto talento. Chiesa? Un giocatore alla vecchia maniera che si scaglia su ogni pallone come se fosse quello della vita. Ci mette tanta ferocia, faccio fatica a trovare giocatori come lui in giro per il mondo. I goal che ha segnato, poi, gli hanno dato una ancor maggiore sicurezza. Immobile, invece, è troppo umorale. Ci sono dei momenti in cui non ce n'è per nessuno e altri nei quali va in crisi senza motivo. Adesso è più vicino a questo. Non riesco a capire perché va a crearsi certe problematiche. Sarri? Gli direi di farsi dare i giocatori che ritiene più opportuni. Alla Lazio ci sarà tanto da lavorare, soprattutto sotto l'aspetto della testa. Dopo cinque anni dove si è giocato un calcio diverso ora sarà difficile cambiare mentalità".