cittaceleste news Lazio, Giordano: “Puntare l’Europa un dovere. Dia si sbloccherà, Cataldi…”

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Lazio, Giordano: “Puntare l’Europa un dovere. Dia si sbloccherà, Cataldi…”

Bruno Giordano
Le parole dell'ex attaccante biancoceleste, che ha parlato del momento vissuto dalla squadra di Sarri e delle possibili ambizioni in futuro
Stefania Palminteri Redattore 

Intervenuto sulle colonne del Corriere della SeraBruno Giordano è tornato a parlare di Lazio dopo la bella vittoria contro il Lecce. L'ex attaccante, in biancoceleste dal 1975 al 1985, ha commentato il momento vissuto dalla squadra di Sarri e le possibili ambizioni dei capitolini per il futuro. Queste le sue parole:

"Domenica sera, con il Lecce, ho visto una bella Lazio, che ha giocato un calcio veloce. La prestazione è stata ottima, la classifica però è ancora solo decente. La Lazio un anno fa aveva una classifica migliore, quindi non ci si deve accontentare dei risultati attuali. L'ultima partita, dominata dall'inizio alla fine, fa però ben sperare".

Cosa le dà fiducia?

"Il modo di giocare rispetto a qualche mese fa è cambiato, ma d'altronde le qualità ci sono. Onestamente ci voleva poco a crescere rispetto alle prime giornate, perché alcune prestazioni sono state davvero imbarazzanti. Ora però l'obiettivo deve essere quello di trovare la continuità. Accetto qualche passaggio a vuoto, ma devono essere rari. Non voglio nemmeno sentir parlare degli infortuni come alibi, perché poi spesso alcuni giocatori, come Nuno Tavares, anche quando sono a disposizione vengono comunque lasciati in panchina".

Dove pensa possa arrivare la Lazio?

"Considero questa squadra superiore a buona parte delle avversarie in campionato. Vero che forse 6-7 squadre sono superiori, ma un conto è finire il torneo a 1-2 punti da loro, un conto è ritrovarsi a -10. Atalanta e Fiorentina in estate potevano essere considerate superiori alla Lazio, eppure sono in difficoltà. Zaccagni e compagni devono approfittare di questo. I biancocelesti hanno il dovere di puntare l'Europa. Nell'ultimo torneo sono stati in corsa per un posto in Champions fino alla fine. Poi all'ultima giornata possono restare nuovamente fuori o ritrovarsi in una posizione favorevole. Ma non accetterei di vederli esclusi dalla lotta. Anche perché senza le coppe europee un piccolo vantaggio rispetto alle competitor c'è".

Eppure gli infortuni sono tanti, l'ultimo riguarda Cataldi...

"Questo ko effettivamente è un brutto colpo, anche perché li manca già Rovella. Sta a Sarri trovare la soluzione affinché il gruppo risenta il meno possibile di queste due assenze contemporanee".

Dia, l'attaccante più utilizzato, per ora ha segnato un solo gol: cosa gli manca?

"Deve ritrovare fiducia attraverso le prestazioni. Col Lecce ha giocato bene per esempio. Un paio di parate di Falcone, il gol annullato. Non è stato fortunato. Penso però che la cosa importante sia che la squadra lo stia liberando sempre più frequentemente alla conclusione. Prima o poi il gol arriverà. E lì si sbloccherà. In passato ha segnato un buon numero di gol sia alla Salernitana che alla Lazio, benché con Baroni non fosse lui il terminale offensivo. Quei numeri non possono essere un caso".

Quanto conta aver trovato una certa solidità difensiva?

"Tanto. Non prendere gol aumenta la fiducia di tutti, non soltanto dei difensori. Lentamente la squadra, sentendosi più sicura, riuscirà anche ad attaccare più serenamente. I benefici dell'ottima fase difensiva si vedranno nel tempo".

Cosa deve fare la società a gennaio?

"Bisognerà accontentare l'allenatore. Le operazioni però dipendono dagli obiettivi: dove vuole arrivare la società? Gli investimenti in tal senso sono sempre indicativi".