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Lazio, Grassani: “Luis Alberto? Ecco come stanno le cose”

Luis Alberto
Le parole dell'avvocato Mattia Grassani in merito alla vicenda che ha visto coinvolto il calciatore spagnolo: questa la situazione giuridica
Edoardo Benedetti Redattore 

È ancora tutto da scrivere il futuro di Luis Alberto: dall’annuncio in diretta tv alla replica della Lazio con il ds Fabiani prima e con il presidente Lotito poi. Proprio per fare chiarezza sulla vicenda il Corriere dello Sport ha intervistato l’avvocato Mattia Grassani. Queste le sue parole.

Avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo: cosa pensa delle parole di Luis Alberto? Può “dimettersi” come un allenatore?

Il contratto di lavoro sportivo non può essere risolto unilateralmente da una parte, essendo la cessazione del rapporto rimessa necessariamente a una decisione del Collegio Arbitrale previsto dall'Accordo Collettivo di categoria, a cui deve rivolgersi la parte interessata alla prematura risoluzione. Pertanto, qualora Luis Alberto recedesse unilateralmente dal contratto e senza adire il predetto organo arbitrale, non potrebbe tesserarsi per un altro club italiano. La Lega non concederebbe il visto, mancando una pronuncia del Collegio Arbitrale”.

All'estero la situazione cambia?

La Fifa, in caso di recesso unilaterale del calciatore e richiesta di vincolarsi a un club di un'altra federazione, si limita a prenderne atto autorizzando il tesseramento. Fatte salve le conseguenze, di carattere economico e disciplinare, nel caso in cui non ci sia la giusta causa”.

Quali conseguenze può comportare un’uscita del genere?

Il recesso senza giusta causa dal rapporto di lavoro, nel caso di Luis Alberto, produrrebbe conseguenze molto pesanti per il calciatore e per l'eventuale nuovo club. La Fifa disporrebbe un obbligo di risarcimento in favore della Lazio, determinato da vari parametri. A livello disciplinare, avendo il calciatore prolungato il contratto la scorsa estate, si troverebbe ancora nel cosiddetto "periodo protetto", cioè nelle prime 2 stagioni sportive, avendo firmato dopo il compimento dei 28 anni. Come sanzioni disciplinari, quindi, la squalifica di Luis da 4 a 6 mesi e il divieto per il nuovo club di tesserare giocatori per 2 finestre di mercato”.

La Lazio può metterlo fuori rosa e/o sanzionarlo con una multa?

La Lazio potrebbe richiedere una multa fino a un massimo del 25% della retribuzione lorda mensile. Meno probabile l'estromissione dall'attività della prima squadra”.

Ricorda altri esempi simili?

I casi di recesso senza giusta causa nel periodo protetto non sono molti. Uno fu Mexes: lasciò l'Auxerre per la Roma, che lo tesserò, ma dopo un lungo contenzioso venne sanzionata per una sessione e al pagamento. di 7 milioni di euro in favore dei francesi. Maggiori, al contrario, sono i casi di recesso successivo alla scadenza del periodo protetto come per esempio De Sanctis dall'Udinese al Siviglia”.

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