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Lazio, Guendouzi riflette: addio certo col ridimensionamento. Ma Sarri…
Un ritorno da concretizzare e tanti punti critici da chiarire. Il Sarri bis è vicino a divenire realtà, manca ancora qualcosa ma ora davvero il traguardo è vicino. L'ambiente Lazio resta in apnea: tanti tra tifosi e addetti ai lavori sperano nel suo arrivo, sarebbe un primo piccolo tassello per scongiurare una vera e propria rivoluzione tecnica che porterebbe a un indebolimento complessivo della rosa biancoceleste. Senza coppe e una squadra rinforzata il futuro è in bilico: lo stesso pensiero che ha portato Matteo Guendouzi a meditare su un suo possibile addio alla Lazio.
Un addio certo senza competizioni europee. Il centrocampista francese è rimasto molto stizzito del risultato contro il Lecce, la sensazione che aveva pervaso l'ambiente biancoceleste è che fosse già con le valigie in mano in questi giorni frenetici. Aston Villa e Newcastle seguono, metteranno 40 milioni di euro sul piatto ma potrebbero servirne almeno 10 in più per poter convincere Lotito a lasciarlo partire. Eppure, con l'aumentare delle possibilità di un ritorno di Sarri alla Lazio, il centrocampista francese potrebbe invece essersi convinto ad aspettare.
Non un dietrofront definitivo ma un passo netto. Con Sarri, che ha sempre elogiato tecnicamente, tatticamente e non solo, i rapporti sono ottimi e un suo arrivo potrebbe essere una pesante garanzia tecnica, tale da convincere il mediano francese a restare nonostante dei risultati non soddisfacenti. Serve chiudere, poi Guendouzi rifletterà: l'addio era scontato senza coppe e ridimensionamento. Ma senza ridimensionamento, appunto, e con l'eventuale ritorno di Sarri può cambiare tutto.
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