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Lazio, il silenzio su Lulic e Parolo (non) può essere un segnale

Senad Lulic

Al momento nessuna dichiarazione sul possibile addio dei due calciatori, ma la cosa per ora non deve far pensare a un cambio di rotta

redazionecittaceleste

Potrebbe essere arrivata la parola fine alle lunghe carriere in biancoceleste di Senad Lulic e Marco Parolo. Rispettivamente trentacinque e trentasei anni, capitano e vice capitano della Lazio hanno il contratto in scadenza a giugno ma ancora tanta voglia di giocare. Probabilmente, però, dovranno farlo con una maglia diversa da quella biancoceleste. Dopo 371 partite per Lulic e 265 per Parolo, infatti, al momento la società non sembra intenzionata a offrire loro un rinnovo del contratto.

 Marco Parolo

Dal punto di vista della società

Il silenzio che ha circondato quella che potrebbe essere stata l’ultima presenza con la Lazio non può far pensare a improbabili colpi di scena. Tra degli obiettivi della società c’è sicuramente quello di svecchiare una rosa dall’età media molto alta. E l’addio di due ultratrentenni aiuterebbe sicuramente molto in questo senso.

In più a Formello, al di là di quello che sarà il destino di Inzaghi, la sensazione che per certi versi sia finito un ciclo rimane concreta. Per questo non può essere così assurdo pensare all’addio di alcuni giocatori che negli ultimi anni hanno fatto la storia di questa società.

Dal punto di vista di Parolo e Lulic

Il silenzio dei due calciatori, allo stesso modo, non deve sorprendere. Marco Parolo e Senad Lulic sono sempre stati due leader silenziosi, lontani dal mondo dei grandi proclami e dei social. Ma entrambi vogliono continuare a giocare almeno per un’altra stagione e, se la Lazio come sembra non offrirà il rinnovo, lo faranno con un’altra maglia.

La sensazione, quindi, è che l’annuncio dell’addio è stato solo rimandato: il silenzio degli ultimi giorni non deve ingannare i tifosi. Per i quali, a questo punto, aumenta sicuramente il rimpianto di non aver potuto salutare Lulic e Parolo dagli spalti. Sarebbe stato giusto poter regalare il giusto tributo a due giocatori che hanno legato il loro nome a quello della Lazio.