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Immobile si racconta a Parolo: “Inzaghi, Sarri, i gol, la carriera, le critiche”

redazionecittaceleste

Dalla camera da letto alla sala biliardo, il luogo in cui i giocatori della Lazio creano il gruppo durante i ritiri.

Parolo: “Sei migliorato eh, mica eri così bravo. Hai messo lì la 15… Ne abbiamo fatte tante di partite qua, eh?”.

Immobile: “Eh sì, qua è dove costruivamo le nostre vittorie in campo, per legare un po’ tutti quando passavamo le serate in ritiro”.

Parolo: “Chi era il campione?”.

Immobile: “Eh, Giocondo”.

Parolo: “Poi ce n’era un altro che secondo me voleva rubargli il posto ma è sempre arrivato secondo”.

Immobile: “Inzaghi?”.

Parolo: “Sì, ma scusa: sei primo in quasi tutte le classifiche, qui dove ti metti? Sincero con te stesso”.

Immobile: “Uno degli ultimi”.

Parolo: “L’importante è partire con l’umiltà giusta”.

Immobile: “In una classifica di venti, diciassettesimo o diciottesimo”.

Parolo: “Però il colpo fantasia ce l’avevi sempre”.

Immobile: “Sì, dipende dalla giornata”.

Parolo: “A proposito di Inzaghi: stagione 2019/2020. Tu hai fatto il record di gol, ma ti ricordi come è cominciata quella stagione? Lazio-Parma”.

Immobile: “Ho avuto una discussione con Inzaghi”.

Parolo: “E a Inter-Lazio non hai giocato. A Lazio-Genoa poi segni e lo abbracci. Cos’è successo in quelle due settimane?”.

Immobile: “Mah, a Lazio-Parma ho fatto un errore io. Dopo la sostituzione ho sbraitato un pochino ma perché avevo troppa voglia di giocare. Poi nelle settimane dopo il mister mi ha detto che non se l’aspettava da me. C’era rimasto un po’ male. Poi dopo l’abbraccio col Genoa è passato tutto”.

Parolo: “Ti sei fatto perdonare. Io pensavo che gli avessi promesso che facevi il record di gol”.

Immobile: “No no, niente del genere. Ma alla fine dell’anno se vedi nel complesso tra quegli episodi e gli altri è andata bene dai”.

Parolo: “Questa è facile, non puoi sbagliarla (si riferisce al biliardo, NdR)”.

Immobile: “Troppa pressione”.

Parolo: “Tipo quando dovevi fare il trentaseiesimo gol, ti ricordi? Eguagliare Higuain, comunque ti era salita la tensione, l’adrenalina. Poi dopo quando hai fatto gol…”.

Immobile: “La partita in cui ho sofferto di più è stata quella col Brescia in casa”.

Parolo: “L’ultima”.

Immobile: “Sì, perché ero a trentaquattro insieme a Lewandowski che però aveva giocato una partita in meno. Nella classifica della Scarpa d’Oro se arrivi a pari gol la vince chi ha giocato meno partite. E quindi in quella partita volevo far gol per forza ma la palla non entrava. C’erano il Tucu, Luis e Sergej che mi passavano sempre la palla. Mi volevano far segnare per forza poi alla fine ci sono riuscito e ho superato Lewandowski. Ho giocato l’ultima partita a Napoli un po’ più sereno”.

Parolo: “E poi hai eguagliato Higuain, è stato bello per tutti. Adesso che c’è Lazio-Inter fai una promessa?”.

Immobile: “È sempre una sfida particolare. Per noi, per i tifosi visto il gemellaggio, visto che cosa è successo nelle partite negli ultimi tempi tra il gol di Vecino, il gol di Felipe l’anno scorso…”.

Parolo: “Vecino adesso è arrivato, non c’è più quel problema”.

Immobile: “Sì. Poi da quando il mister è andato lì è ancora più bello sfidare il nostro passato. Tutti hanno quella motivazione in più”.

Parolo: “Dai, ti faccio fare l’ultima, scegli te (riferito al biliardo, NdR)”.

Immobile:“Eh l’imbucata…”.

Parolo: “Di solito sei finalizzatore. Ma mi spieghi una cosa? Perché gli attaccanti adesso vanno tutti sul secondo palo quando prima andavano tutti sul primo? Hai impostato una nuova moda?”.

Immobile: “Sto vedendo anche io, pure Lukaku ha fatto gol a Lecce sul secondo palo”.

Parolo: “Vlahovic ha fatto gol sul secondo palo. Cominciano a studiarti”.

Immobile: “Sai, dipende pure dall’azione. Io a volte mi defilo perché forse non ho la forza. Per andare sul primo palo devi avere lo scatto che brucia, tipo il mio gol a Milano su cross di Lazzari”.

Parolo: “Il centesimo. Tu hai reso famoso Manuel, questo lo possiamo dire alle telecamere. Nel quadro dei cento go a casa tua c’è Lazzari”.

Immobile: “Esatto. Là devi avere lo spunto e la gamba. Dopo aver fatto un’azione magari non ce la fai ad andare sul primo, ti sfili sul secondo e cerchi di tenere le energie per colpire”.

Parolo: “Prima c’era la leggenda del primo palo, adesso c’è il gol all’Immobile”.

Immobile: “Eh ma su questo litigo pure con Sarri, perché pure lui mi dice sempre ‘primo, primo’”.

Parolo: “Ma mi sa che poi è contento eh”.