Dal ritiro della sua Nazionale è tornato a parlare Gustav Isaksen e lo ha fatto ai microfoni di Tipsbladet. Tra i tanti temi affrontati, ovviamente, anche quello del suo percorso alla Lazio con un giudizio personale anche su questo avvio di stagione.
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Isaksen: “Per i tifosi la Lazio è questione di vita o di morte. Con Baroni…”
"Naturalmente sogno di arrivare in fondo in tutte le competizioni, giocare più gare possibile e di diventare un titolare della nazionale. Lavoro duramente per questo, ma mi godo anche ogni allenamento. Senza dubbio è la cosa più bella da fare. Sia in campo che fuori, è fantastico. L'avventura alla Lazio? Penso che stia andando bene. Mi sento a mio agio e sento molta fiducia da parte del mio allenatore. Abbiamo apportato alcune modifiche alla nostra squadra rispetto alla scorsa stagione e credo che stiamo andando bene. Siamo partiti con tante vittorie e stiamo giocando un calcio davvero divertente.
Rispetto all'anno scorso mi sono cresciuti i peli sul petto e sono diventato anche un po' più forte fisicamente. Soprattutto dal punto di vista tattico, poi, ora mi muovo molto meglio, ho imparato a mettermi nelle posizioni giuste. Più si gioca, ovviamente, e più si acquisisce esperienza. Io arrivavo dal Midtjylland, che ha tifosi incredibili che stanno sempre vicino alla squadra, ma alla Lazio è stato un mondo completamente diverso. Si sente che per loro il club significa tutto. È quasi una questione di vita o di morte. Quando si vince una partita è una figata, ma quando si perde una partita l'atmosfera è davvero brutta. È la vita di tutti i giorni, ormai: per la maggior parte tutto dipende dai risultati e dalle nostre prestazioni
Tudor? Voleva che andassi da un'altra parte e che arrivassero altri giocatori. È stata una situazione difficile perché era il mio sogno essere lì alla Lazio, era il club che avevo scelto. Lui mi ha detto che non ero adatto. È stato incredibilmente difficile e ovviamente ho iniziato a pensare quale fosse la cosa giusta da fare. Da un giorno all'altro però non c'era più e tutto è stato fantastico. È pazzesco quanto possa cambiare le cose l'addio di un allenatore del genere. Comunque ora sono felice".
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