L'unico ricordo che Jordan Lukaku ha lasciato ai tifosi della Lazio è l'assist decisivo nella vittoria della Supercoppa Italiana del 2017. Una galoppata sulla corsia mancina che ha permesso a Murgia di segnare il gol del decisivo 3-2 contro la Juventus. Poi nulla più, tra tanti problemi fisici e poche prestazioni convincenti. Lo scorso agosto, dopo essersi svincolato dai capitolini, ha firmato con il Ponferradina, squadra di seconda divisione del campionato spagnolo. L'ex esterno biancoceleste è intervenuto ai canali ufficiali della Liga Santander ed ha parlato del suo inizio di carriera e di quello del fratello Romelu.
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Lazio, Jordan Lukaku: “Amavo giocare per strada, Romelu invece…”
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Queste le sue parole: "Sono cresciuto giocando a pallone con mio fratello Romelu. Poi siamo diventati entrambi calciatori, ed è divertente perché lui è sempre stato quello che voleva diventare professionista, a me piaceva giocare a calcio a scuola, per strada, al parco. Lui è sempre stato molto bravo fin dall'inizio. Il campionato italiano è quello più tattico. Tutti si concentrano molto sulla difesa, sui punti di forza e sulle debolezze degli avversari, ed è importante allenarsi su questo. Da giocatore devi seguire le istruzioni e, più o meno, le cose riescono sempre. In Spagna il calcio è più incentrato sulla tecnica pura, sull'abilità, ogni giocatore è bravo con i piedi, fino ai difensori e ai portieri. In Belgio invece si gioca di più sul piano fisico".
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