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Lazio, la ricetta della sconfitta: poca magia e troppa approssimazione in difesa

Correa Brozovic

I biancocelesti sono mancati sotto vari punti di vista nel match di San Siro

redazionecittaceleste

ROMA - Il big match di San Siro si è chiuso appannaggio della squadra di Conte (3-1). A decidere la gara gli episodi e qualche errore individuale di troppo della retroguardia biancoceleste. Il forfait dell'ultimo minuto di Radu aveva fatto scattare l'allarme. Il ko del Boss aveva costretto mister Inzaghi a spostare Acerbi sul centro sinistro e ad inserire Hoedt come centrale del trio completato da Patric. Insomma una difesa non proprio rassicurante se di fronte a te hai due mostri come Lautaro e Lukaku. Con l'ex Sassuolo molto più proiettato in avanti che a difendere la propria area, la Lazio si è praticamente consegnata alle ripartenze dell'Inter.

Non è colpa solo della difesa

Squadra troppo sbilanciata e retroguardia poco attenta? Siamo d'accordo su questo punto, ma ieri sera a mancare è stata la magia di Luis Alberto e Milinkovic, troppo impegnati a scambiarsi il pallone decine di volte, senza mai imbeccare il compagno nel bunker nerazzurro. Gli esterni dei capitolini hanno provato a proporsi, ma i cross sono seriamente da rivedere. Quando arrivano in corsa sono anche accettabili, ma da fermi gli assist dalle fasce sono a tratti inguardabili. Stavolta neanche il salvatore della patria Ciro Immobile ha potuto fare nulla, non servito praticamente mai in area avversaria. Il 150° gol in Serie A dovrà attendere per il bomber biancoceleste, magari già sabato si potrà festeggiare la cifra tonda contro la Samp. Nel frattempo le altre avranno degli scontri diretti importanti, bisogna approfittarne.

Immobile-Hakimi

La  sostituzione di King Ciro

L'attacco rivoluzionato da Inzaghinell'ultimo scorcio di partita, con Immobile e Correa fuori e Muriqi e Caicedo dentro, ha fatto storcere la bocca a più di un tifoso della Lazio. Nessuno vorrebbe mai veder lasciare il campo King Ciro, che può inventarsi un gol da un momento all'altro. L'espressione sul volto del centravanti campano al momento della sostituzione, la dice lunga sulla delusione che deve aver covato il numero 17 biancoceleste. Lo scontro diretto contro Lukaku è stato perso, ma ci sono ancora 16 partite per vincere la sfida più importante, quella della classifica cannonieri.