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Lazio, Lotito: “Ritiro ad Auronzo, mercato e derby in Europa League: vi dico tutto!”
Va in scena presso la Sala Tatarella della Camera dei deputati la celebrazione per i 125 anni della S.S. Lazio, evento organizzato dal Lazio club Montecitorio. Tante le personalità presenti alla cerimonia, tra calciatori biancocelesti del passato e del presente, tra cui l'ex difensore biancoceleste Paolo Negro. Oltre a loro, c'è anche il presidente della Polisportiva Antonio Buccioni oltre, ovviamente, al presidente della sezione Calcio nonché patron biancoceleste Claudio Lotito.
È stato infatti lo stesso Presidente Lotito, nel corso dell'incontro andato in scena in questi minuti, a commentare questa speciale ricorrenza già celebrata lo scorso 9 gennaio. Un traguardo speciale per la Lazio tutta, omaggiato anche dai presenti all'evento. Tra i calciatori della squadra di Baroni erano inoltre presenti Gustav Isaksen e Nicolò Rovella, tra i più rappresentativi del nuovo corso del collettivo capitolino.
Tanti i temi affrontati da Lotito nel corso del suo intervento a margine dell'incontro: dalla querelle relativa al ritiro ad Auronzo di Cadore fino a quella relativa all'ex falconiere Juan Bernabé, passando per le offerte respinte per alcuni giocatori in queste settimane fino al possibile rinnovo di Pedro Rodriguez fino al 2026 e al percorso in Europa League. Queste le parole del Presidente Lotito.
"Lo scorso anno siamo stati bistrattati nonostante abbiamo portato un arricchimento del territorio, abbiamo creato un clima interno di grande affiatamento e disponibilità da parte della squadra. La popolazione aveva ricevuto bene. Quest'anno abbiamo ottenuto un atteggiamento ostile da parte della nuova amministrazione.
La Lazio ha uno dei centri sportivi più grandi d'Italia e un'organizzazione tale da spostare i suoi ritiri all'interno. Mi riferisco al settore medico, alle palestre, ai tanti campi. Stiamo valutando se continuare lontani da Formello, dove il microclima è anche ventilato e favorisce il lavoro dei giocatori. Ora abbiamo altri problemi, affronteremo questo tema dopo.
Per l'Academy stiamo facendo i lavori, ci saranno sette campi, la foresteria, la scuola, lo studentato e una Chiesa. Credo sia fondamentale per la formazione dei ragazzi. In zona abbiamo costruito anche un ristorante e un bar, poi abbiamo avviato l'iter per lo stadio. Deve essere avviata la Conferenza dei Servizi.
Cercheremo di dare risposte concrete. Lo Stadio per come l'abbiamo concepito noi sarà un servizio per l'intera Città, non solo per i laziali. Un investimento che darà benefici a tutti gli abitanti del posto, toglieremo il disastro attuale. Miglioreremo anche l'acustica con una sostanziale diminuzione dei decibel ed un'implementazione di zone verdi. Miglioreremo le temperature e l'inquinamento.
Sono fiducioso di salvaguardare quella che è la storia architettonica di quello stadio, che è l'unico nato per il Calcio. Noi vogliamo adibirlo nuovamente a quello, faremo una sorta di teca per proteggerlo. Faremo uno stadio come se lo allargasse lo stesso Nervi, ne verrà preservata tutta l'architettura. La logica è di preservare la collettività, la Lazio diventa il veicolo per risolvere un problema.
Pedro? Questa società è gestita da una persona che ha assunto l'onere di gestirla nel migliore nei modo. Lui è un ragazzo d'oro, sta a lui capire se vuole continuare o meno. La società è a disposizione per trovare una soluzione. Quando ho posto il problema avete riso tutti, quest'estate a giugno ho avuto manifestazioni contro di me perché avevo portato Baroni e giocatori sconosciuti.
Per questi giocatori ho ricevuto a dicembre offerte importantissime, no importanti: parliamo di oltre 50 milioni. Mi pare che non ho venduto nessuno. Ho comprato altri tre giocatori, ho sacrificato l'interesse personale e ho messo a disposizione la mia capacità per questo club. Voglio che questa società assurga un ruolo nazionale e internazionale.
Bernabé? Stiamo lavorando per risolvere il problema storico, che è molto serio dato che lui si è asserragliato lì dentro. Stiamo attivando tutte le azioni di carattere legale per far sì che succeda. Tra l'altro lui lo aveva già fatto con il Benfica ed era già stato cacciato. Quindi, purtroppo, nella storia ci sono "corsi e ricorsi".
Derby in Europa League? Ma perché mi devo fasciare la testa prima? Lei esce da qua, va in ospedale, si fascia tutto e poi si frattura? Vediamo che succede, no? Noi siamo qualificati, gli altri si devono qualificare ancora. Poi vedremo".
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