cittaceleste news Lazio, Lotito risponde a Gravina: “Bastava un blocco soft. È una follia dover…”

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Lazio, Lotito risponde a Gravina: “Bastava un blocco soft. È una follia dover…”

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La risposta del patron biancoceleste alle parole del Presidente Gravina sul blocco del mercato della Lazio e sulle norme che lo hanno imposto
Edoardo Pettinelli Redattore 

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Intervenuto ai taccuini de Il Messaggero, il patron biancoceleste Claudio Lotito ha risposto alle parole di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, che ieri aveva parlato del blocco totale del mercato della Lazio ai microfoni di Sky Sport"Le situazioni della Lazio e della Salernitana non sono altro che il frutto di decisioni che hanno un unico riferimento: il rispetto delle regole. La Salernitana ha dovuto, come previsto, disputare un play out, mentre le regole legate al blocco del mercato della Lazio sono sancite in modo molto chiaro da due anni". Il patron biancoceleste, così, ha scelto di replicare a Gravina. Queste le sue parole.

"È una follia dover versare 115 milioni per dei parametri che non esistono più, applicando una norma retroattiva invece di quella nuova. La Lazio è una società quotata in borsa. Se si crea un danno legato a un'interpretazione arbitraria della norma, che non è razionale e giustificata, poi bisogna assumersene le responsabilità. Bastava fare un blocco soft. Sino a gennaio, tu puoi vendere e comprare. Invece, si crea un blocco su un indebitamento finto.

E se si infortuna un giocare per un lungo periodo, per quale motivo non potrei sostituirlo sino a gennaio? La ratio della precedente norma era quella di garantire che la squadra non fallisse durante il campionato. La Lazio non rischia il fallimento, è solida, con 300 milioni di patrimonio e nessun debito. Noi non abbiamo problemi ma non possiamo fare il mercato che invece fanno tranquillamente club sanzionati dalla Uefa per il fair play finanziario". E su Sarri chiosa"Non gli abbiamo nascosto nulla. Anche noi siamo rimasti spiazzati dall’interpretazione arrivata dopo la comunicazione Covisoc del 26 maggio".