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Lazio, l’ultima di Lulic all’Olimpico: ma a chi lascia il testimone?

Senad Lulic

L'addio silenzioso del capitano

redazionecittaceleste

È arrivato in silenzio e se ne andrà in silenzio. Senad Lulic sognava un grande congedo da quella che è stata la squadra della sua vita: sperava in un'altra Champions, in un grande derby, in un grande finale di stagione. Nulla di tutto questo. Poi c'è pure la beffa: ieri alla sua ultima partita all'Olimpico non c'è stata nessuna festa, nessuna grande cornice ad onorarlo, nessun tifoso a dargli un degno e meritato saluto. A meno di clamorosi colpi di scena, infatti, Senad lascerà la Lazio: il suo contratto scadrà in estate e la società non s'è mossa per discuterne un eventuale rinnovo suscitando, tra l'altro, il malcontento del giocatore. Finisce così, dunque. Con 368 presenze tra Serie A, Coppa Italia, Supercoppa, Europa League e Champions League. 34 gol e 50 assist.  E un 26 maggio da protagonista che ancora riecheggia - e riecheggerà - nel firmamento biancoceleste.

Quale erede?

Lo 0-0 di ieri sera contro il Torino, ha palesato inoltre un paradosso per certi versi preoccupante e che rappresenterà un tema ricorrente in vista della prossima finestra di calciomercato: qual è l'erede di Lulic? Ieri sera Inzgahi ha riproposto Fares dal primo minuto, l'algerino ha confermato l'andamento timido e poco incisivo palesato fin dall'inizio della stagione. È stato proprio Lulic a dare brio all'out di sinistra con il suo ingresso: un cross pericolo con tanto di marchio di fabbrica - la finta con rientro sul destro - e una conclusione che imegna Sirigu. Paradossale, quindi, che sia stato proprio il partente a dare il massimo piuttosto che - al momento - è il titolare della sinistra in vista della prossima stagione. Ma il mercato potrebbe cambiare le gerarchie. Anche perché, da un punto di vista meramente numerico, qualcuno dovrà arrivare per compensare l'addio di capitan Senad.