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Lazio-Marsiglia, Sarri: “Ci è mancato un po’ di c**o. Luis e Sergej insieme…”

redazionecittaceleste

Secondo me nella fase iniziale della partita abbiamo pagato la minore brillantezza fisica e mentale rispetto agli avversari. Ma poi siamo cresciuti e l’intensità è salita. L’ultima mezz’ora è stata di predominio territoriale assoluta e di creazione di palle goal. Dispiace per il risultato, ma questa prestazione ci conferma quanto visto nell’ultima partita. Probabilmente meritavamo qualcosa in più. La nostra non è una squadra fallosa, non lo è né per il modo di giocare né per le caratteristiche dei giocatori. Questo però non vuol dire che non siamo aggressivi, c’è differenza tra aggressività e cattiveria. Forse possiamo fare ancora meglio, a volte il problema sta nel perdere le distanze tra i settori e arriviamo un po’ in ritardo. Però stiamo facendo passi avanti, l’unica cosa è che non dobbiamo ripetere i passaggi a vuoto visti a Bologna: se perdiamo dobbiamo farlo sul campo.

Stiamo facendo meglio, c’è da migliorare molto e il tempo per provare quello che vorrei è poco. Proviamo a ritagliarci qualche spazio, vorrei farlo di più, ma in ogni caso stiamo migliorando. Mi ha fatto piacere vedere un buon Marusic anche a sinistra, i due centrali hanno fatto molto bene in fase difensiva. Forse si poteva fare qualcosa di meglio in fase di costruzione, ma la strada è quella giusta. Domenica? È una partita da resa dei conti: veniamo da una partita simile sbagliata nella maniera più assoluta. Quindi sarà importante per noi. Poi chiaramente ci arriviamo sempre in condizioni disagiate giocando dopo poco più di sessanta ore. È sempre un qualcosa di estremamente difficile, però ci piace stare in Europa e quindi dobbiamo abituarci

Era bello quando si giocava di lunedì dopo l’Europa League, oggi per i calendari che ci sono non è fattibile. Ognuno tira l'acqua al suo mulino: la Lega non può diminuire le partite, la UEFA nemmeno, in Sud America aumentano addirittura. Gli spazi per avere calendari normali non ci sono più. Mi meraviglia che l’associazione calciatori e quella allenatori non prendano posizione su questa problematica, che però è internazionale. Il calcio televisivo è talmente intasato che penso la gente inizi ormai anche a cambiar canale”.