La Lazio ha il mercato bloccato e le mani legate. A Formello c'è malumore, dettato soprattutto da una norma ritenuta certamente controversa dalla società. Un paradosso, sempre secondo il club, quello dello stop alle operazioni biancocelesti a causa di una norma che dopodomani decadrà. Lotito ha tuonato ai taccuini de Il Messaggero: "La norma non può andare avanti così. Non rispecchia la situazione del club. Il blocco è ingiusto. Ricapitalizzare non ha senso, non ne abbiamo bisogno".
calciomercato
Il passo falso che ha bloccato la Lazio: stop al mercato per tre milioni di euro
Ma da questo punto di vista, dopo giorni di fumose riflessioni, una svolta non è arrivata. Nessun acquisto all'orizzonte, certamente per le prossime due settimane. Altrettanto accadrà in uscita, dove le cessioni si concentreranno su esuberi e su offerte irrinunciabili. Intanto, però, la Lazio continua a rimuginare sul blocco totale del mercato e sui motivi che hano portato a questa caotica situazione. Tutto, infatti, riguarda la scorsa semestrale.
Lotito potrebbe aver sbloccato uno dei tre indici in questione - con ogni probabilità, si tratta del costo del lavoro allargato -, ma ciò non porterebbe a un nuovo via libera sul mercato. Operazioni, dunque, bloccate per un errore fatto a marzo scorso, come era trapelato nelle scorse ore. Il calciomercato biancoceleste è dunque fermo per una somma pari a 3,6 milioni di euro, da ricondurre ai costi operativi, che di fatti è stato inserito a bilancio al 31 marzo, anziché più tardi. Un passo falso, un cortocircuito che la Lazio, oggi, paga a caro prezzo. Soprattutto rispetto alla cifra irrisoria che oggi l'ha bloccata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA