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Lazio, miglioramenti per Klose dopo le trombosi alle gambe

Miroslav Klose

L'ex attaccante della Lazio, sembrerebbe aver messo da parte le trombosi alle gambe che non lo hanno fatto vivere appieno

redazionecittaceleste

Uno dei migliori calciatori che la Serie A, e non solo, abbia conosciuto, risponde sicuramente al nome di Miroslav Klose. Il centravanti tedesco, nonché il più prolifico di sempre nella storia della Coppa del Mondo, se è stato apprezzato anche in Italia il merito è delle Lazio e del presidente Claudio Lotito. Il patron biancoceleste, infatti, riuscì a portarlo nella Capitale alle corte di mister Edi Reja nell'estate del 2011. Il suo, insieme a quello del collega in biancoceleste, Djibril Cissé, fu uno dei colpi più acclamati di quel periodo. Nonostante l'età non fosse propria dalla sua parte. Quando è arrivato in Italia Klose aveva già più di trent'anni, ma nonostante ciò riuscì ad andare subito in doppia cifra grazie ai 12 goal segnati il primo anno in campionato. Per un totale di 63 marcature complessive, tra campionato e coppe, in 171 presenze con l'aquila sul petto.

 Cissé e Klose

I problemi

La tristezza nel cuore dei tifosi biancocelesti, ma anche per quelli di tutto il mondo, è arrivata alle stelle quando il bomber nato in Polonia, ma adottato dalla Germania, ha fatto sapere di avere due trombosi alle gambe. Quella che stava per diventare una grande carriera anche da allenatore, è stata stroncata dalla sorte. Il Bayern Monaco aveva puntato forte su di lui, consegnandoli nelle mani il settore giovanile, ma il destino gli ha fatto fare i conti con qualcosa di inaspettato.

I miglioramenti

Tuttavia, stando ad una sua recente intervista rilasciata ai microfoni di Kicker, la condizione dell'ex Lazio sembrerebbe decisamente migliorata. Quello che è stato un periodo maledettamente buio ora sembra acqua passata: "Ora va tutto bene, non sento più nulla. Da un mese e mezzo sono tornato a fare le mie attività. Gioco a calcio, tennis e ho ripreso a corriere. A darmi il via libera ci hanno pensato i medici. Da giocatore ho avuto una carriera in ascesa partendo dal basso, ho fatto strada gradino dopo gradino. Da allenatore spero di fare altrettanto".