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Parolo: “Basta paragoni con il Napoli. Questo è il Sarri della Lazio”

Marco Parolo
Intervenuto ai microfono di RadioSei l'ex Parolo ha parlato in merito ai paragoni tra il Sarri odierno e quello del Napoli dicendo la sua

redazionecittaceleste

Laziale acquisito nel corso della sua lunga esperienza biancoceleste, Marco Parolo ha sempre dimostrato dal momento del suo arrivo alla Lazio amore e dedizione ai colori che ha vestito. Leader del centrocampo per anni, l'ex numero 16 della Lazio è intervenuto ai microfoni di RadioSeiaffrontando molti temi. Dal continuo paragone del Sarri odierno con quello del Napoli passando per il suo grande amico Immobile fino alla decisione sul suo ritiro.

Immobile e Parolo

Su i due Sarri

"Secondo me questo è il Sarri della Lazio. Basta paragoni con il Napoli. Con l’arrivo di Vecino ha avuto un giocatore di grande equilibrio che ti permette di avere una risorsa in panchina come Luis Alberto. I giovani come Cancellieri e Marcos Antonio devono ancora cresce. Provedel e Romagnoli, invece, sono giocatori intelligenti e di esperienza e sono finiti in un reparto già migliorato dal primo anno di Sarri. Penso a Marusic e Lazzari, oltre a Patric, che hanno fatto grandi passi avanti. Lo stesso Danilo (Cataldi ndr) è cresciuto molto nelle letture difensive"

Immobile e il ritiro

"Ciro ha raggiunto una maturità tale che può anche fregarsene di quello che lo circonda. Questo l’ho notato nell’intervista che abbiamo realizzato io e lui. Ciro dalla sua parte ha i numeri, la gente può parlare quanto vuole ma alla fine ciò che conta sono quelli e basta. Ora lo vedo molto sereno. Pensare a Immobile come problema della Nazionale anche no anzi meno male che c’è lui, in azzurro. Sul mio ritiro penso di aver smesso al momento giusto, levandomi la soddisfazione di giocare e segnare in Champions. Ho finito contento di aver chiuso alla Lazio, di un percorso fatto raggiungendo l’apice del mio livello calcistico. Una volta smesso, l’affetto del popolo laziale è stato fondamentale per farmi capire che quella fosse la scelta giusta. Ho tanta serenità al riguardo. Volevo apparire nelle foto con le Coppe in mano, il mio obiettivo era vincere, fin da quando ho messo piede a Formello e ho visto la bacheca. Cercavo sempre di mettermi vicino al capitano per entrare nella foto dopo le finali vinte (ride, ndr). Finisci nella gigantografia a Formello, e sei nella storia. Un ritorno? Impossibile, non sarei professionale perché ho un legame troppo forte con i miei ex compagni"