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Lazio, Patric: “Con i nuovi serve pazienza. Zaccagni? Merita la fascia”

Patric
Le dichiarazioni di Patric, difensore della Lazio, sul momento dei biancocelesti e sui tanti addii avvenuti durante il mercato estivo
Edoardo Benedetti Redattore 

Patric è ormai una delle colonne portanti della Lazio, giunto alla sua nona stagione in biancoceleste. Il difensore spagnolo, dopo aver vissuto un periodo difficile appena approdato nella Capitale, è riuscito a guadagnare la fiducia dei diversi allenatori, oltre che l'affetto dei propri tifosi. Ai microfoni di Dazn, il numero 4 ha parlato del momento della squadra e degli addii dei senatori dello spogliatoio nel corso dell'estate.

Queste le sue parole: "La verità è che ho molta voglia di lavorare, di fare bene. I ragazzi sono tutti motivati, con voglia di fare bene e si vede negli occhi di ognuno. Penso che questa sia una delle cose più importanti quando arriva un allenatore nuovo, serve andargli subito dietro: questo è fondamentale. Sono sicuro che arriveranno buoni risultati. Zaccagni capitano? Come ho già detto, è un uomo che si è sempre preso le sue responsabilità, non si è mai tirato indietro su nessun aspetto e penso che anche questo gli dia più voglio di lavorare e prendersi la Lazio. Lo vedo molto motivato. Gli farà solo bene essere il nuovo capitano.

I nuovi compagni? Hanno voglia di lavorare, di imparare. Questo è importante per i giocatori giovani, che ancora devono fare il loro percorso. Vogliamo, e abbiamo anche la necessità, che siano subito protagonisti ma bisogna avere un attimo di pazienza perché anche loro devono fare il loro percorso di adattamento però quello che non deve mancare è la disponibilità, la professionalità e la voglia di imparare da chi ha più esperienza. Questo lo stanno facendo alla grande e da questo punto di vista siamo molto contenti. L'addio di Immobile? Quando i grandi giocatori, giocatori che hanno fatto la storia in una maniera splendida come ha fatto Ciro per la Lazio alla fine sempre ti lasciano un vuoto.

Penso però che sia finita quando doveva finire, quando lui e la società si sono messi d'accordo sul fatto che era la miglior fine. Penso che da questo punto di vista sia stata la fine migliore, e questo fa stare meglio entrambi le parti. Cirò però sarà sempre il benvenuto, questa è casa sua. Noi però ora dobbiamo guardare avanti ma gli auguriamo il meglio per la sua esperienza. Va ringraziato per quello che ha fatto per la Lazio. La difesa? Lo scorso anno abbiamo sofferto un po' ma due anni fa siamo stati la squadra che ha fatto il record di porte inviolate in Serie A.

Io penso che nel calcio di oggi si attacca insieme e si difende insieme, la squadra è quello che conta di più. Ormai il calcio è diventato molto fisico e molto tattico, dove i pezzi sono tutti fondamentali sia in difesa che in attacco. Prima si giocava di più con le individualità. Obiettivi? Abbiamo visto il Milan vincere il campionato e poi fare fatica, il Napoli anche. Non si sa mai in Serie A, e anche questo è il bello del campionato, tutte le squadre sono pronte a fare bene e tutte sono difficili da battere quindi non ti so dire. Sappiamo che è più favorito ma poi starà al campo parlare".