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Lazio, Piscedda: “Strakosha? Un errore che può capitare”

Thomas Strakosha

Secondo l'ex difensore della Lazio, Massimo Piscedda, per Thomas Strakosha il periodo non è dei più fortunati

redazionecittaceleste

All'indomani del debutto stagionale in Europa League da parte della Lazio, i microfoni di Radiosei sono andati a recuperare il pensiero dell'ex biancoceleste Massimo Piscedda. L'addetto ai lavori ha raccontato il suo punto di vista sulla gara. Soffermandosi su alcuni singoli che, a suo avviso, si sono rivelati poco adatti per giocare in certe competizioni. Maurizio Sarri avrà ancora tanto da lavorare ma alla fine l'augurio è che possa finalmente trovare la quadra per esprimere il suo gioco migliore. Di seguito ecco le parole rilasciare dall'ex laziale all'emittente radiofonica:

 Sarri e Terim

Sulla partita

"Giusto che l'allenatore abbia notato un piccolo miglioramento rispetto a San Siro. Tuttavia, il Galatasaray c'entra poco con i rossoneri. Rispetto alla scorsa gara, il mister ha fatto qualche cambio. Akpa Akpro ha avuto la sua chance ma ha dimostrato di avere ancora la mentalità da Serie B. Non credo che sia adatto ai biancocelesti. Zaccagni, invece, è nuovo e deve ancora adattarsi. Sono d'accordo con Sarri quando dice che è andata meglio dell'ultimo turno di campionato, ma sono due sfide diverse. Strakosha ha fatto il paperone classico che può capitare a tutti i portieri. Ci può stare, anche se è capitata in momento delicato per lui e per il club. Ha dei limiti e lo abbiamo capito, ma non è nemmeno il peggiore che ci sia. Peccato aver perso per un suo errore".

Sui singoli calciatori

"Bisogna stimolare Leiva, Milinkovic e Luis Alberto a fare di meglio. Il centravanti, poi, si trova molto spesso a giocare spalle alla porta. La punta non avendo spazio è costretto a giocare di spalle. Questo è uno dei cambiamenti rispetto alla scorsa stagione. Logicamente Immobile dovrà imparare a muoversi in questa maniera. Mi piacerebbe anche se ogni tanto qualcuno dei difensori avesse il coraggio di rompere la linea andando a pressare l'avversario".