cittaceleste news Lazio, Pulici jr: “Lotito cambia rotta. Sarri non si deve fare prendere in giro”

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Lazio, Pulici jr: “Lotito cambia rotta. Sarri non si deve fare prendere in giro”

Gabriele Pulici e Matteo D'Amico
Le dichiarazioni di Gabriele Pulici, figlio di Felice, al Corriere dello Sport riguardo alle vicende che stanno facendo discutere alla Lazio
Stefania Palminteri Redattore 

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In un momento molto delicato per la Lazio, con il mercato fermo e la tensione che sale a Formello, iniziano ad arrivare segnali di malumore anche dal mondo biancoceleste più legato alla storia del club. Gabriele Pulici, figlio del leggendario Felice, ha espresso pubblicamente il proprio dissenso nei confronti della gestione attuale. Il suo intervento non è passato inosservato tra i tifosi, sempre più incerti futuro del club. Il messaggio è chiaro: serve una svolta netta.

"Il mio pensiero verso questa proprietà è sempre lo stesso, molto scettico. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Questo tipo di gestione è andata bene fino a qualche anno fa. I primi 4-5 sono serviti per ripianare la situazione, poi si è vivacchiato. E’ arrivata qualche vittoria in Coppa Italia, qualche risultato eccellente che ha accontentato tutti noi tifosi. Ma adesso questo modus operandi non basta per far sì che la Lazio possa rimanere a determinati livelli".

"La Lazio quest’anno ha perso il treno dell’Europa. E il non mercato di questa estate renderà ancora più difficoltosa la corsa alla qualificazione. Senza introiti europei altre realtà come Bologna, Como, Fiorentina e Torino, insieme alle società storiche, rischiano di allargare le distanze. Rischiamo di ritrovarci a sperare di stare nella parte sinistra della classifica".

"Il presidente faccia un passo indietro. O facendosi aiutare da qualcuno o mettendosi nelle condizioni, come successo con Calleri nel 1990. Per lui sarebbe impopolare, ma dovrebbe uscire allo scoperto e chiedere se c’è qualcuno che ha voglia di prendere la Lazio, c’è un rapporto ormai logoro tra lui e tifosi".

"Per Sarri ho grandissima stima come uomo e allenatore. Non gli chiedo di fare lui la battaglia che stanno facendo i tifosi, ma che non si faccia prendere in giro, se non è già successo. Se decidesse di fare un gesto che nessuno di noi vuole lo capirei".